Non si può escludere niente a questo punto, nemmeno provvedimenti più restrittivi che ricorderebbero, purtroppo quando successo a marzo. Lo ha detto il presidente della Regione Nello Musumeci.
"Provvedimenti restrittivi e chiusura? È chiaro che un provvedimento del genere andrebbe concordato con il Governo centrale, come quello degli ingressi bloccati in Sicilia. Noi abbiamo chiuso l’Isola impedendo l’accessibilità al 92 per cento nei mesi drammatici della prima fase e non escludiamo di poterlo fare anche con altre misure restrittive nei prossimi giorni. Venerdì incontrerò l’assessore Razza per fare il punto della situazione, intanto abbiamo dichiarato 4 zone rosse dove il numero dei contagi appariva serio, abbiamo limitato alcune attività".
Musumeci ha poi continuato: "In un tessuto economico come quello siciliano ogni attività che può lavorare costituisce un grande sostegno che si dà all’economia ma se dovesse essere necessario non ci penseremo due volte a chiudere attività, sperando che il governo centrale possa consentire loro di potere superare questo periodo - dice Musumeci - Abbiamo pubblicato un bando per reclutare operatori sanitari, ci siamo dotati di 4 milioni di tamponi rapidi e salivari per cercare di isolare subito il positivo asintomatico. Tutto cambia di giorno in giorno e l’appello alla responsabilità collettiva va rinnovato, che Dio ci aiuti, ma ci cuole anche l'aiuto degli uomini per evitare misure drastiche ulteriormente restrittive".
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