"Dobbiamo affrontare" la seconda ondata di coronavirus "con una strategia diversa, nuova, che non prevede più il lockdown. Il lockdown è per chi non è attrezzato".
Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, intervistato da Lucio Caracciolo nell’ambito del festival di Limes. "Siamo tutti preoccupati perchè questa seconda ondata sta stressando i sistemi sanitari nazionali, ma anche le economie, i tessuti sociali, in più i cittadini sono stanchi perchè vengono già da una prova durissima", ha proseguito Conte. "Non sto dicendo che è meno pericolosa questa ondata, sto dicendo che abbiamo lavorato, facciamo tanti test, prima non eravamo attrezzati", ha aggiunto il premier ricordando che la strategia attuale prevede "fondamentalmente" di "rispettare le regole di distanziamento, autoproteggendoci".
"In Ue siamo tutti preoccupati per la seconda ondata del Covid. C'è la consapevolezza che le nostre comunità nazionali sono stanche. Quando si tratta di ragionare in modo serio di fronte a una pandemia ho trovato facile gioco con tuti gli interlocutori, anche olandesi, nel rappresentare che serve una visione strategica, serve un’azione coordinata europea o la distruzione riguarderà tutti".
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