Scattano le prime multe in Sicilia per il mancato rispetto delle disposizioni contro il contagio di coronavirus. A Palermo i poliziotti del Commissariato Oreto-stazione, del Reparto Prevenzione Crimine, coadiuvata da personale della polizia municipale e dell’Asp, hanno presidiato le vie del centro storico ed in particolare la zona di Ballarò e quella di piazza Rivoluzione, con multe per più di 8000 euro.
A Ballarò, un minimarket etnico è risultato completamente abusivo, privo di Scia Sanitaria e Comunale: è scattato il sequestro amministrativo e la sanzione, complessiva, di 6000 euro.
Al titolare di un pub di piazza Rivoluzione sono state contestate carenze igienico sanitarie e la mancanza delle schede operative, violazioni punite con sanzioni di 2000 euro. Per il titolare, anche la sanzione di 400 euro relativa alla violazione delle misure di distanzaimento, per cui è scattato anche il sequestro dell’attività commerciale per un giorno.
Due sanzioni in via Oreto di 400 euro a altrettanti passanti, sorpresi su strada privo di mascherina, e al titolare di una panineria in via Oreto. Complessivamente, sono state identificate 40 persone e controllati, oltre a quelli già citati e sanzionati, altri 4 locali risultati in regola.
Le prefetture si stanno muovendo per arrestare l’avanzata della movida sfrenata, far mantenere l’obbligo delle mascherine all’aperto e impedire assembramenti negli orari di entrata ed uscita delle scuole, al fine di tutelare studenti, docenti e genitori. Queste ultime, insieme agli esercizi commerciali e alle zone di ritrovo serali, sono osservate speciali. A Palermo ed Agrigento, per esempio, sono stati notificati i dirigenti scolastici di vigilare attentamente sul comportamento dei ragazzi, affinché sia responsabile il più possibile.
In caso di contravvenzione alle norme, le multe vanno da 400 a mille euro. Chi non fa rispettare i divieti, oltre che alla sanzione, potrebbe poi aggiungerne un’altra amministrativa fino alla chiusura temporanea dell’attività. Ci saranno i militari ad affiancare le forze dell’ordine per garantire la distanza di sicurezza e il rispetto delle regole. Una volontà accolta anche dal sindaco di Messina, Cateno De Luca: “Basta con questo ba b b i u diffuso che porta ad una sottovalutazione che rasenta, in qualche caso, anche la farsa. Qualcuno non manda i propri figli a scuola perché le aule non sarebbero conformi ma acconsentono che i propri figli stiano in comitive a bivaccare senza mascherina”.
Deciso anche lo stop di vendita di cibi e bibite dalle 21.30 per supermercati e panifici e niente asporto a partire dalle 23. Intensificati i controlli anche ad Enna e Caltanissetta. A Catania daranno il loro contributo i militari dell’operazione «Strade Sicure» e gli agenti della polizia municipale.
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