Uso improprio di fondi europei. È l'accusa per la quale rischia un nuovo processo l'ex dirigente regionale della Formazione Anna Rosa Corsello, nell'indagine sulla bancarotta da 61 milioni del Cefop.
Manovra non consentita, sostiene la Procura, perché, come riporta Riccardo Arena in un articolo del Giornale di Sicilia in edicola, eseguita attraverso i finanziamenti dell’Avviso 20/2011, non utilizzabili per ragioni diverse da quelle per cui erano stati erogati, il sostegno alle imprese.
Altri 12 imputati sono accusati di Bancarotta. Tra le accuse dei pm anche le trecento assunzioni tra il 2005 e il 2007 senza che vi fosse la copertura dei costi.
La dirigente della Formazione Corsello, nel destinare nel 2013 la somma al Cefop, che in quel periodo era in amministrazione straordinaria, avrebbe violato anche la normativa nazionale che regola i presupposti di operatività della compensazione legale nei rapporti obbligatori. In questo modo, secondo la ricostruzione del pm Francesco Gualtieri, oggi alla Procura di Roma, avrebbe accertato indebitamente in entrata sul bilancio della Regione la somma complessiva di 1.548.759,12 euro.
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