L'assessore alla Salute, Ruggero Razza, ha firmato una circolare «urgentissima» per l’esecuzione dell’ordinanza del presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, che prevede lo sgombero alla mezzanotte di oggi degli hotspot. La circolare è indirizzate alle Aziende sanitarie provinciali e alla prefetture, e stabilisce «una celere ricognizione e puntuale indicazione del numero dei soggetti migranti, attualmente ospitati all’interno dei centri di accoglienza/hotspot insistenti sulla provincia di pertinenza, o altro genere di strutture eventualmente interessate dalle disposizioni dell’ordinanza regionale, specificando altresì il numero dei soggetti già accertati positivi al contagio da Covid-19». Ogni Azienda sanitaria provinciale dovrà individuare e comunicare il nominativo di un dirigente responsabile dell’esecuzione dell’ordinanza. Ogni Asp dovrà procedere - «anche mediante idonea interlocuzione con la prefettura» - ad una celere ricognizione e puntuale indicazione del numero dei soggetti migranti, attualmente ospitati all’interno dei centri di accoglienza/hotspot insistenti sulla provincia di pertinenza, specificando il numero dei soggetti già accertati positivi al contagio. Le Aziende sanitarie provinciali utilizzeranno le Aree speciali di controllo per la valutazione sanitaria e per l’effettuazione del test molecolare o antigenico, per i nuovi giunti. Qualora non siano già state istituite, «le prefetture avranno cura di predisporre le stesse in prossimità degli hotspot e dei centri di accoglienza». Per l’esecuzione materiale dei controlli sanitari, ogni Asp incarica una o più Usca operante sul proprio comprensorio. Il trasferimento dei soggetti già accertati positivi o dichiarati positivi, «avviene nel rispetto dei protocolli sanitari ministeriali vigenti». Con un altro provvedimento assessoriale si provvederà a istituire, una task force ispettiva munita di compiti di monitoraggio e vigilanza e del mandato di eseguire, «nella contestualità delle operazioni di trasferimento, opportune ispezioni presso Hotspot e Centri di prima accoglienza». All’esito dei sopralluoghi, sarà evidenziata «la sussistenza o meno dei requisiti igienico-sanitari per l’esercizio delle strutture oggetto di ispezione, in uno con le eventuali violazioni dei protocolli finalizzati al contenimento del contagio da Covid-19». Conseguentemente, potranno essere formulate «eventuali proposte di chiusura o di riconversione delle strutture che ne risultassero carenti e tutte le soluzioni alternative del caso». Ogni Asp indicherà all’assessorato, «con la necessaria immediatezza», i nominativi di due unità di personale a cui attribuire sui vari territori provinciali compiti di assistenza della costituenda Task force».