Mercoledì 18 Dicembre 2024

Coronavirus, l'Iss: "Forte rischio di un rialzo dei casi nelle prossime settimane, rispettare le misure"

In quasi tutte le Regioni sono stati diagnosticati nuovi casi di infezione nella settimana di monitoraggio 6-12 luglio, con casi in aumento rispetto alla precedente settimana di monitoraggio in alcune Regioni. Tale riscontro in gran parte è dovuto alla intensa attività di screening con identificazione dei contatti stretti. Lo rileva il report settimanale del ministero della Salute e Iss. Oltre ai focolai attribuibili alla reimportazione dell’infezione, vengono segnalate alcune piccole catene di trasmissione di cui rimane non nota l’origine. Si segnala in alcune Regioni/PA la presenza di nuovi casi di infezione importati da altra Regione e/o da Stato Estero. È «essenziale mantenere elevata l'attenzione e continuare a rafforzare le attività di testing-tracking-tracing in modo da identificare precocemente tutti i potenziali focolai. In caso contrario, nelle prossime settimane, potremmo assistere ad una inversione di tendenza con aumento rilevante nel numero di casi a livello nazionale». Lo affermano ministero della Salute e Iss nel monitoraggio settimanale sull'andamento dell’epidemia da SarsCov2 in Italia. - Necessario «continuare a mantenere comportamenti ispirati alla prudenza. Da parte sua la Sanità pubblica deve intervenire prontamente per intercettare eventuali focolai e contenerli rapidamente», ha detto in un video messaggio di commento al monitoraggio settimanale, il direttore generale Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza. «Il numero di casi rispetto alla scorsa settimana è più o meno stabile con un Rt di 1,01» con una oscillazione che va poco sopra e poco sotto l’unità. «Ciò è dovuto - spiega Rezza - alla presenza di focolai di dimensioni più o meno rilevanti spesso dovuti a casi importati dall’estero». Sono sei le regioni con l’indice Rt sopra l’1. In base ai dati del monitoraggio condotto dall’Iss e dal ministero della Salute le regione che hanno superato la soglia sono: Emilia Romagna (1,06), Lazio (1,23), Lombardia (1,14), Piemonte (1,06), Toscana (1,24) e Veneto (1,61).

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