"Abbiamo avuto un aumento degli sbarchi autonomi" di migranti, "non delle Ong, quindi difficilmente controllabili ed è stato importante avere oggi un’interlocuzione con Tunisia e Libia che sono i Paesi da cui maggiormente provengono i migranti. Ho delle aspettative su questo aspetto, speriamo di vedere qualcosa di concreto dopo l'estate".
Lo ha detto il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, riferendosi alla videoconferenza da lei promossa e organizzata, cui hanno partecipato i Commissari europei Ylva Johansson e Olivér Várhelyi, i ministri dell’Interno di Germania, Francia, Spagna e Malta e gli omologhi di Libia, Tunisia, Algeria, Marocco e Mauritania.
"Era la prima conferenza - ha spiegato a margine della sua visita a Trieste - con Paesi europei e africani per stabilire insieme delle strategie di comunicazione e per affrontare il problema del traffico degli esseri umani. E’ stata una conferenza positiva e apprezzata dai paesi africani. La partecipazione dei ministri dell’interno di Marocco, Libia, Mauritania è stata un momento importante di sintesi anche delle iniziative da porre in essere. Si è deciso che dopo l’estate si riunirà un tavolo di alto livello tecnico per stabilire e mettere in atto le linee che ci siamo dati oggi sotto l’egida della Commissione europea".
Hanno avuto effettuato il tampone i 64 migranti di nazionalità pakistana arrivati stamani a Pozzallo a bordo della nave Fiorillo della Guardia Costiera. Prima di essere trasferiti nell’azienda agricola "Don Pietro", in contrada Cifali, tra Comiso e Ragusa i sanitari dell’Asp Ragusa hanno fatto i prelievi per il tampone naso-faringeo e domani si conosceranno gli esiti.
L’arrivo di questi migranti asiatici mette in allarme il sindaco di Pozzallo Roberto Ammatuna che domani a Roma incontra il Capo Dipartimento per le libertà civili e l’Immigrazione prefetto Michele Di Bari e probabilmente anche la ministra Luciana Lamorgese. "Sono estremamente preoccupato per questo arrivo di migranti asiatici - dice il sindaco di Pozzallo - bisogna fare in fretta ad individuare procedure certe con l’effettuazione dei tamponi già sulla nave. Altrimenti si corre il rischio di ripetere quello che sta accadendo in Calabria che sono contrari agli sbarchi. Un sindaco è chiamato a tutelare la popolazione soprattutto sul piano sanitario".
Intanto è stata trasferita da Palermo a Lampedusa la macchina per l'analisi rapida dei tamponi rinofaringei. La strumentazione, in uso ai sanitari dell'Asp di Palermo da cui dipende l'assistenza sanitaria delle Pelagie, verrà adoperata per i test sui migranti che approdano nell'isola.
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