Coronavirus in Sicilia tra Rt in aumento e dati allineati: i contagi aggiornati provincia per provincia
Quello che è successo nella Sicilia alle prese con l’epidemia da coronavirus negli ultimi tre giorni si potrebbe sintetizzare in “mai rovinare una bella storia con la verità”. Fino a mercoledì la gestione del dramma del Covid-19 da parte della Regione sembrava pressoché impeccabile, tra scelte azzeccate e, perchè no, un pizzico di fortuna, ma adesso, dall’errore dei calcoli dei casi totali dei malati e dei guariti già guariti ma che non venivano in realtà contagiati, svelato per primi sulle pagine del Giornale di Sicilia, la certezza della “bella storia” sembra quantomeno vacillare. O forse no, perchè alla fine, nell’Isola dell’ondata tanto temuta, dopo svariati esodi, fino ad ora non c’è stata nemmeno l’ombra, e ormai sono passate settimane dall’ennesime riaperture che, di fatto, hanno spalancato le porte e fatto tornare viabilità e servizi quasi a livelli pre-coronavirus. Critiche ingenerose dunque? L’errore c’è stato, ma è anche vero, come ha detto l’assessore regionale alla Sanità Ruggero Razza, che “non è un fatto solo siciliano ma è capitato ovunque in Italia”. Vero, e anche il resto del mondo ha avuto di questi problemi (basti pensare ai morti prima conteggiati e poi no in Cina, in Gran Bretagna o gli errori nei calcoli di Stati Uniti o Brasile). Tutto giustificato dunque? No, ma sarebbe stato peggio il contrario, cioè un epidemia "sottostimata" e non "sovrastimata". La curiosità, adesso, è capire però più specificatamente dove sono stati sbagliati e sballati questi dati, in quali delle nove province siciliane c’è stato questo, diciamo così, problema nei conteggi. Semplice: ovunque. Tutte hanno subito delle variazioni rispetto a quanto era emerso fino a metà della settimana scorsa. Alcune hanno visto, di colpo, calare il numero dei casi, e anche drasticamente, ma altre si sono “svegliate” con dei positivi che fino a qualche ora prima non c’erano. Da 800 malati attuali dopotutto si è passati in un amen prima a 637 e dopo a 153. Uno scostamento dell'11%. Non poco. Ieri erano 140, in virtù di 10 guariti (ora in tutto 2650) A soffrire di questo calcolo, inevitabilmente, anche i casi totali di coronavirus riportati fino ad ora. Una differenza di 397 unità: ora la curva è ferma a 3070 contagiati. Fin dall’inizio dell’emergenza in Sicilia, Catania è stata la provincia più “martoriata” dal Covid-19. Ebbene, dopo “l’allineamento”, la provincia etnea è passata ad avere da un totale di 1078 casi a 777: 301 in meno. Messina ha visto un crollo di 96 unità (da 564 a 470), Palermo di 87 (da 585 a 498), Ragusa di 11 (da 98 a 87), Agrigento di 6 (da 141 a 135), Trapani di 7 ( da 143 a 136). Tre province, d’altro canto, hanno visto i casi alzarsi e non abbassarsi. Esempio clamoroso è Siracusa, con un +69 (320 da inizio emergenza), + 13 ad Enna (438 il totale) e +8 a Caltanissetta (185).