I poster con Matteo Messina Denaro ma anche Rocco Morabito, Nicola Assisi in versione "transessuale" misero in subbuglio le prefetture di mezza italia che evidentemente temevano una reazione degli interessati. A rivelarlo nel suo ultimo libro Cosa Nostra Spa (Paper First) è il magistrato Sebastiano Ardita, magistrato e membro del CSM.Il pm catanese parla dei manifesti dei boss come Matteo Messina Denaro e Rocco Morabito in versione drag queen che nel 2017 invasero molte città italiane realizzati da Klaus Davi.
"Una mattina, scrive Ardita nel suo libro, nella piazza di città della Calabria della Sicilia ma anche di Milano sono comparsi manifesti raffiguranti la loro immagine con un travestimento da donna. Si tratto’ di una azione provocatoria e frontale in antitesi all’atmosfera paludata e fighetta della falsa antimafia.
In questo esperimento vi è di più, scrive Ardita, il tentativo di trascinare i boss sul terreno dell’onore personale per porli nell’alternativa tra la natura violenta e orgogliosa di una possibile reazione e un profittevole silenzio.” Nonostante la forte provocatori età dell’esperimento che, scrive il magistrato, ‘ha messo in subbuglio le prefetture di mezza Italia, i mammasantissima sono rimasti in silenzio.” Ma poche settimane dopo l’appartamento di Davi a Reggio calabria veniva danneggiata. “Anche la strategia della tolleranza adottata dalla Ndrangheta verso le sue provocazioni potrebbe avere un limite” conclude Ardita
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