Il piano per chi arriva in Sicilia è pronto e domani mattina sarà presentato dal governatore Nello Musumeci, insieme a Guido Bertolaso, ex capo della protezione civile che ha collaborato in questi giorni con la Regione. In questo ore arriverà anche l'ordinanza a cui Musumeci sta lavorando e che prevederà la riapertura della Sicilia da domani e non più dall'8 giugno come indica il documento attualmente in vigore. L'obiettivo, innanzitutto, è riattivare il turismo senza prevedere l’obbligo di esami clinici preventivi per chi arriva. Verrà introdotta la App (SiciliaSiCura) che ogni turista, anche se è una scelta facoltativa, potrà scaricare indicando dove alloggia e i dati per essere eventualmente contattato. Dovrebbe restare obbligatorio per chi arriva, residente o turista, registrarsi sul sito Siciliacoronavirus.it. Ciò permetterà di evitare la quarantena che avrebbe tagliato le gambe al turismo. Il pool di esperti e l’assessore al Turismo Manlio Messina riuniti ieri col governatore Nello Musumeci hanno lavorato a una serie di protocolli, progettati con Guido Bertolaso, per bloccare eventuali nuovi focolai. E così verranno attivate delle unità mediche speciali che intercetteranno i potenziali contagiati dal coronavirus (grazie alle segnalazioni degli stessi positivi che al primo sintomo devono avvertire le postazioni mediche o segnalarsi tramite la App). L’eventuale quarantena di questi positivi della Fase 2 potrebbe essere svolta nelle Opere Pie. Ovviamente scatteranno controlli con i termo scanner nei porti e negli aereoporti. Così la Regione spera di arginare l’arrivo del virus attraverso i turisti.