Da Nord a Sud impazza la movida, poche multe ma il Viminale avverte: "Virus ancora pericoloso"
Momenti di spensieratezza, allegria e divertimento da nord a sud Italia. Così gli italiani hanno trascorso questo weekend della Fase 2 bis, riempiendo le spiagge o le piazze nella serata di sabato. Insomma, un vero libero tutti che è arrivato probabilmente troppo presto. A Napoli migliaia di persone si sono riversate sul lungomare fino alle quattro del mattino bloccando il traffico - tanto che i sindaci hanno già minacciato di essere pronti a nuove chiusure. Il Viminale, per bocca del viceministro dell’Interno Matteo Mauri, avverte che «siamo ancora in una fase molto pericolosa» e, dunque, «serve responsabilità». I governatori di Lombardia e Campania ribadiscono la linea della fermezza: «Chiedo ai sindaci - afferma Attilio Fontana - rigore per punire non i gestori dei locali, ma i clienti che dimostrano poco rispetto anche nei loro confronti». «Lo Stato ha il dovere di imporre il rispetto delle regole e di garantire le norme di sicurezza», tuona Vincenzo De Luca. Nel complesso, comunque, eccetto i casi del capoluogo campano e di Milano, che ha esagerato con aperitivi troppo affollati, o di Bergamo, Brescia e Perugia dove gli assembramenti hanno superato il limite del buon senso e delle regole, la maggior parte delle persone si è comportata con assennatezza e le multe sono state contenute. Sulla riviera romagnola, anche se ancora si lavora per sistemare le spiagge, in tanti non hanno rinunciato a passeggiare in riva al mare a piedi nudi, prendendo il sole in verticale. A Rimini, capitale del divertimento estivo dove il virus ha picchiato duro, vigili e forze dell’ordine hanno avuto molto da fare a far distanziare i gruppi di ragazzi, anche senza mascherine, che affollavano di sera la Vecchia Pescheria, tradizionale luogo di ritrovo. Anche a Bari e nel foggiano c'è stato bisogno di interventi con sanzioni, e anche i locali sono stati controllati. Bella animata la movida triestina ma senza criticità, e di giorno c'è stato il ritorno ai tavoli dei caffè di Piazza Unità e lunghe le Rive. Ancora bagni di mare ed euforia per i palermitani che anche questa domenica hanno riempito la spiaggia di Mondello. Controlli anche a Roma, con la chiusura di una piazza nel quartiere trendy di Monti, e poi famiglie e amici sono tornati a pranzare nei ristoranti di Fiumicino con soddisfazione degli esercenti che non pensavano in una ripresa così vitale anche dal punto di vista dei coperti. A Roma e sul litorale si è anche registrato un boom di consumo di gelati artigianali: due milioni di coni e coppette. Gestione regolare della vita notturna a Cagliari dove nessuna contravvenzione è stata elevata, anche se il lavoro per i vigili non è mancato ma è stato solo un richiamo ad evitare eccessi. Poetto tutto esaurito, con i cagliaritani che sono stati sotto gli ombrelloni nel rispetto delle distanze, e la stessa cosa è avvenuta nelle altre spiagge vicine al capoluogo. Bene nelle Marche e in Veneto, per quanto riguarda il ritorno sui vasti arenili meta scelta per passeggiate e prime tintarelle, ma il governatore Luca Zaia ha avvertito che la linea dei conti si traccia giovedì prossimo, con i dati del contagio. A Verona c'è stata una certa dose di intemperanza e il sindaco Sboarina non l’ha presa bene, promette il pugno duro contro gli assembramenti e i vandalismi di chi ha lasciato le piazze piene di vetri rotti. Giornata di mare per i liguri, con i lidi a ingressi a turno, dove si preannuncia l’aiuto di steward per regolare il flusso delle persone. Molti piemontesi hanno invece scelto la strada delle montagne, per escursioni e piccole arrampicate con pranzo al sacco, e si sono formate lunghe code al casello di Bruere e sulla tangenziale di Torino verso l’imbocco della Val di Susa.