Sono 1150 i siciliani fuorisede che si sono registrati al sito siciliacoronavirus.it, con l'iscrizione obbligatoria per chi rientra nell'Isola così come nelle settimane precedenti, dalla mezzanotte di ieri.
Lo ha annunciato il presidente Nello Musumeci: "Non è l'esodo che ci si aspettava per fortuna, è una cifra controllabile. La linea della prudenza ha caratterizzato la gestione di questa fase ormai da sei settimane. Prudenza, rigore e determinazione. Siamo alla fase 2. Grazie a Dio la nostra regione rappresenta numeri confortanti ma non dobbiamo sbracarci - ha detto Musumeci -. Dobbiamo coniugare l’esigenza del tutti a casa con quella del "nessuno rientri - ha aggiunto -. I siciliani sono divisi in questi due partiti, ed è difficile trovare un punto di equilibrio". In Sicilia, in questo momento, si può rientrare per motivi di salute, lavoro e per esigenze familiari, secondo l'ultimo decreto. A marzo, nella prima "ondata" dal nord, erano arrivate in Sicilia più di 40.000 persone.
Restano immutate le prescrizioni, già adottate dalla Regione, alle quali si devono attenere coloro che ritornano nell'Isola: come detto registrazione sul portale web dedicato dell'assessorato della Salute, obbligo di isolamento in quarantena e si dovranno sottoporre, al termine del periodo, al tampone rino-faringeo. Per quanto riguarda i passeggeri agli approdi a Messina, i controlli sanitari continueranno a essere assicurati dalla Regione, mentre per gli aeroporti di Palermo e Catania, la cui competenza è in capo all'Usmaf, Musumeci ne ha chiesto il rafforzamento.
Musumeci ha chiesto oggi il raddoppio delle corse aeree da e per la Sicilia e l’aumento di quelle navali sullo Stretto di Messina, con una nota inviata stamane ai ministri dei Trasporti e della Salute, per far fronte al considerevole aumento di traffico a seguito dell’avvio della "Fase 2".
Nella missiva, il governatore ha manifestato la disponibilità a una integrazione del precedente decreto interministeriale sulla mobilità. In particolare, si dovrebbe passare da due a quattro voli al giorno da Roma per Palermo e per Catania (e viceversa), mentre i collegamenti navali tra Sicilia e Calabria da cinque diventerebbero otto, in ogni direzione.
Musumeci ha chiesto anche che lo stato di necessità ricomprenda anche coloro che si ricongiungano alla famiglia o debbano rientrare alla propria residenza o domicilio. Quasi sicuramente dal 17 maggio sarà ripristinato anche il treno Roma-Palermo: è dal 25 marzo che il traffico ferroviario è bloccato in direzione dell'Isola
"Il raddoppio delle corse sullo Stretto e sugli aerei il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti lo ha già deciso e lo ha anche già comunicato al presidente della Sicilia Musumeci", chiariscono fonti del Mit in riferimento alle dichiarazioni del Governatore della Sicilia, precisando che su questo è in arrivo un decreto.
Registrano intanto il tutto esaurito i due voli Alitalia da Roma a Palermo, dopo l’avvio della Fase 2 e la possibilità per studenti e lavoratori di fare rientro in Sicilia con l’obbligo di registrarsi e di sottoporsi alla quarantena obbligatoria e all’esame del tampone. Stamane all’aeroporto Falcone-Borsellino sono sbarcati 96 passeggeri, la capienza massima prevista con l’obbligo di distanziamento all’interno dell’aereo. Lo stesso numero di passeggeri è previsto sul secondo volo in arrivo nel tardo pomeriggio da Fiumicino.
"Voglio esprimere la mia solidarietà ai cittadini di Lampedusa che vivono da diverse ore una situazione di seria preoccupazione: non è possibile che le navi con immigrati possano arrivare a Lampedusa per sbarcare, quando l’hotspot è ormai stracolmo. Oltretutto è paventato l’arrivo di un’altra nave con decine di immigrati. Tutti sono seriamente preoccupati perchè questo crea una situazione di ansia. Vorremmo che si utilizzasse una nave ormeggiata in rada capace di ospitare i migranti, in modo da poter fare sulla nave la quarantena. Non credo servano miracoli, continuo a chiedere al Governo di adoperarsi in questo senso". Lo ha detto il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, a Tgcom 24. "Con i tanti problemi che ha la Sicilia non si può scaricare sulla sanità e sull'opinione pubblica anche questo dramma, che è un dramma nel dramma", ha aggiunto Musumeci.
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