Tra fughe in avanti, prudenti riaperture e marce indietro, l’Italia si prepara ad affrontare, lunedì prossimo, l’avvio della Fase 2. Le Regioni sono tutt'altro che allineate e ognuna redige ordinanze ad hoc per il proprio territorio.
In Lombardia, così, riaprono i parchi, seppure con il divieto di assembramento, di utilizzo delle aree gioco e delle attrezzature sportive e l’obbligo del rispetto della distanza sociale. Saranno 900 mila le persone che torneranno al lavoro. Il governatore della Liguria Giovanni Toti sta pensando di consentire «di andare in barca in un numero limitato di persone, di poter lasciare il Comune» per fare acquisti o «spostarsi in macchina per andare a fare sport». Rimanda invece all’11 maggio eventuali aperture di parrucchieri, estetisti e ristoranti. Genova riapre parchi, spiagge e passeggiate al mare.
Da lunedì obbligatorio in Piemonte l’uso della mascherina «in tutti i luoghi chiusi con accesso di pubblico». Sui mezzi pubblici, che saranno attivi al 50%, saranno distribuite gratuitamente per chi sarà senza. Via libera al cibo d’asporto, ma non a Torino, dove sarà possibile dal 9 maggio. Ripartono anche studi professionali e le attività di toelettatura per animali domestici.
In Valle d'Aosta, invece, una nuova ordinanza punta ad alleggerire le restrizioni soprattutto per i professionisti della montagna.
In Veneto tornano al lavoro 1,2 milioni di persone. L'ordinanza firmata da Zaia è in linea con il Dpcm, anche se per il governatore «si può riaprire tutto». Banco di prova per il trasporto pubblico. A Venezia scatterà la sperimentazione dei vaporetti su «prenotazione». Negli ospedali tamponi obbligatori per chi si ricovera e per chi deve sottoporsi ad intervento.
Le novità principali in Trentino Alto Adige sono gli spostamenti in tutta la regione, sia per trentini che altoatesini - non solo entro i confini provinciali quindi - e lo sport individuale, bici compresa, senza mascherina, ma solo in Trentino. In Friuli Venezia Giulia è allo studio la possibilità di riprendere le visite agli anziani nelle case di riposo, mentre in Emilia Romagna da lunedì scatta l’obbligo della mascherina - sia nei locali pubblici, sia all’aperto - e rimane il divieto di accesso alle spiagge anche per chi abita al mare. Via libera invece alle biblioteche per il prestito dei libri, anche se alcuni Comuni, a cominciare da Bologna, le terranno chiuse. Ok anche all’accesso alle seconde case, purché nell’ambito della stessa provincia, da soli e in giornata.
Ripresa produttiva per grandi industrie o per le imprese non esportatrici in Toscana, dove ci sarà anche la riapertura 'controllatà di parchi e cimiteri. A Firenze riapre il Duomo per la preghiera personale, e alcuni parchi come le Cascine. Su bus e tramvia si dovranno indossare i guanti. Nel Lazio orari prolungati dei mezzi pubblici e dei supermarket, take away e smart working sono le certezze. Allo studio future regole per bar e ristoranti e, attesissime, quelle sugli stabilimenti balneari, dove si propone il numero chiuso, e i parrucchieri. In tutti i luoghi aperti al pubblico al chiuso ci sarà l’obbligo della mascherina. Riaprono anche i set cinematografici, ma saranno blindati. Da lunedì riaprono le spiagge nelle MARCHE, ma solo per passeggiare e fare attività motoria. Libero accesso anche in parchi e aree verdi che resteranno comunque chiuse ad Ancona fino al 7 maggio. Nel capoluogo resta anche il divieto di accesso alle spiagge fino al 18 maggio.
Il governatore della Campania De Luca dà il via libera al cibo d’asporto, alle passeggiate senza limiti di orario e alla possibilità di correre. Consentite anche le attività di manutenzione e rimessaggio e anche la consegna delle barche.
In Puglia via libera alla pesca amatoriale e alla riapertura degli esercizi di toelettatura degli animali: sarà possibile anche raggiungere le seconde case, ma solo per fare manutenzione, così come saranno autorizzati gli spostamenti nella regione per la riparazione delle imbarcazioni da diporto.
Dal 30 aprile sono aperti in Calabria bar e ristoranti, in un braccio di ferro con il governo che ha annunciato una diffida. Ma il presidente del Consiglio regionale, Domenico Tallini, avverte Roma: «rinunci alla prova di forza, all’esibizione muscolare, persegua la strada del dialogo e della leale collaborazione».
In Sicilia via libera al ritorno nelle seconde case, a condizione che non si faccia da spola con quella di residenza. Le società sportive sono autorizzate a iniziare attività amatoriali di corsa, tennis, pesca, ciclismo, vela, golf ed equitazione. Divieto di all’accesso nell’Isola almeno fino al 17 maggio.
Il governatore della Sardegna Christian Solinas dà il via libera alle messe e agli allenamenti individuali dei calciatori, purché svolti a porte chiuse in centri all’aria aperta. Dall’11 maggio, poi, potranno riaprire anche parrucchieri e negozi di abbigliamento.
L'Umbria, l'Abruzzo e il Molise, infine, seguiranno sostanzialmente le indicazioni del Dpcm, così come la Basilicata che dispone comunque l’isolamento domiciliare e il tampone obbligatorio per chi torna da fuori.
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