Coronavirus, mascherine obbligatorie se si esce di casa: in Sicilia solo nei luoghi commerciali
Obbligo di indossare le mascherine o altre coperture del viso se si esce da casa. Una misura da ieri obbligatoria in Lombardia che ha emesso un'ordinanza specifica e dovuta all'alto livello di contagio. Anche la Toscana ha deciso di seguire l'esempio, tanto che la Regione ne distribuirà gratuitamente 10 milioni alle amministrazioni comunali per rendere obbligatorio l'uso. "Sono già partiti i camion per la distribuzione ai Comuni toscani delle mascherine da consegnare ai cittadini", ha affermato Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, a Radio Popolare. "Ho chiesto ai sindaci - ha ricordato - che vengano distribuite porta a porta per evitare assembramenti altrimenti si rischia di far peggio. Sono circa 2-3 mascherine a testa: non sono certo sufficienti ma sono un primo segnale a cui ne vogliamo far seguire altri". Il presidente della Regione Sardegna, invece, ha annunciato di voler rendere obbligatorio l'uso delle mascherine per l'accesso nelle strutture pubbliche, come i supermarket. In Sicilia non è stata ancora presa una decisione ma gli esperti dell'assessorato alla Salute stanno ancora valutando la necessità di questa misura, anche sulla base di una eventuale differenziazione tra luoghi dove è assolutamente necessaria la protezione, come strutture sanitarie o luoghi con la presenza di numerose persone come i supermercati, o le zone commerciali. Nelle altre regioni, soprattutto quelle più colpite dal coronavirus, le regole sono meno ferree rispetto alla Lombardia, ma ci sono. - VENETO: "Non ho nulla da ridire su quello che ha fatto Fontana. La Lombardia ha anche un contagio molto più importante del nostro, e ha fatto la scelta anche partendo da questo aspetto". Così il governatore Luca Zaia. In Veneto l'obbligo riguarda solo l'accesso ai supermarket e i mercati all'aperto e al chiuso. "Abbiamo avuto un approccio più graduale, con mascherine nei supermercati; ci siamo fermati ai luoghi pubblici dove si va a fare la spesa". - FRIULI VENEZIA GIULIA: in base all'ordinanza del governatore Fedriga, l'uso di mascherine o comunque protezioni per naso e bocca e guanti è obbligatorio soltanto all'interno di mercati e degli esercizi commerciali di beni alimentari. Fedriga ha spiegato che, "non c'è l'obbligo della mascherina ma basta accedere con sciarpa, foulard o anche un copricollo" - ALTO ADIGE: introdotto l'obbligo di coprire naso e bocca in caso di incontri fuori dell'ambiente familiare, soprattutto nei negozi. Lo prevede un'ordinanza del governatore Arno Kompatscher che recepisce, tra l'altro, l'ultimo decreto nazionale. "Mascherine e scaldacollo non escludono al 100% un'infezione, ma riducono notevolmente il rischio di contagio. E' di un dovere civico". - VALLE D'AOSTA: è obbligatorio l'uso della mascherina per i clienti all'interno degli esercizi commerciali. Anche il personale dei negozi deve essere protetto. Lo stabilisce un'ordinanza del presidente della regione, Renzo Testolin, che concede anche alcune deroghe ai cantieri (massimo 5 operai impiegati) e introduce il divieto di svolgimento dei mercati ad eccezione di quelli che garantiscono un unico varco di accesso e di uscita e la sorveglianza delle distanze sociali. - PIEMONTE: Anche la Regione Piemonte sta valutando di prevedere l'obbligo di indossare la mascherina, ma solo per determinate categorie di persone, più a contatto col pubblico. E' questo, a quanto si apprende, l'orientamento del governatore Alberto Cirio e dell'Unità di crisi regionale, al lavoro per integrare l'ordinanza in vigore. Le misure attuali, infatti, non prevedono nulla in materia di dispositivi di sicurezza individuale. - LIGURIA: "Mi appare stravagante rendere obbligatorio uno strumento che fino a qualche ora fa era praticamente introvabile", ha detto il governatore della Liguria Giovanni Toti. "Come Regione ci stiamo impegnando a distribuire gratuitamente le mascherine a tutta la popolazione della Liguria e solo dopo che questo sarà avvenuto valuteremo cosa fare". - EMILIA ROMAGNA: Il presidente Stefano Bonaccini non si esprime e dalla Regione al momento non c'è allo studio alcun provvedimento che obblighi a uscire di casa con naso e bocca coperti. Tuttavia per il futuro i comportamenti individuali dovranno cambiare: il commissario ad acta per l'emergenza in regione, Sergio Venturi auspica scorte proprie dell'Italia perchè rischiano di servire per molto tempo. - LAZIO: nessun obbligo nella regione, tranne per quello che riguarda le indicazioni date a livello nazionale dalla Protezione Civile e dal ministero della Salute - CAMPANIA: L'obbligatorietà delle mascherine in Campania è in valutazione ma non è al momento ritenuta la priorità per il presidente De Luca. La macchina regionale è impegnata a completare le scorte di dispositivi di protezione per tutti gli ospedali e le strutture sanitarie, in interlocuzione con la struttura nazionale guidata da Domenico Arcuri.