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Coronavirus, la rivolta dei medici nei Covid Hospital in Sicilia: “Mancano mascherine e guanti”

La rivolta dei medici è servita. Come scrive Giacinto Pipitone sul Giornale di Sicilia in edicola, alla fine di una lunga giornata Cgil, Cisl e Uil hanno messo nero su bianco quello che da giorni nei reparti viene detto sottovoce: i medici chiamati a lavorare nei nuovi Covid Hospital non si sentono sicuri.

Mancano mascherine, calzari, guanti e camici monouso. In questo modo - sostengono - non si può partire con le cure ai pazienti. Stessa protesta da parte degli infermieri, il cui appello in corsia è stato raccolto dal Nursind.

Nelle nuove strutture create dalla Regione, nate in tutta fretta per approntare mille nuovi posti letto il malumore cresce. Già nei giorni scorsi era scoppiata la protesta di alcuni medici all’ospedale di Partinico.

E superato il momento di tensione, la manager dell’Asp Daniela Faraoni ha espresso la propria «comprensione, ma anche l'impegno a superare tutte le criticità anche quelle oggi non conosciute, pur nella convinzione che è stato fatto tutto il possibile».

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