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Coronavirus, gli edicolanti al lavoro e le loro storie: articoli e fotografie

Ci sono i timori legati al Coronavirus, ma ancora prima c'è la consapevolezza di un impegno e di un dovere. Un dovere cui ogni giorno rispondono centinaia di edicolanti in Sicilia. È grazie a loro che migliaia di cittadini hanno l'opportunità di restare informati attraverso i quotidiani.

La carta stampata, bene prezioso per il nostro Paese, si muove assai lontano dagli insidiosi trabocchetti delle false notizie, sempre più frequenti nel mondo digitale. E un presidio fondamentale sul territorio, al pari di altri servizi essenziali, sono le edicole. In questi giorni per molti cittadini sono un riferimento, anche umano. Dai piccoli chioschi a quelle che offrono anche altri servizi, oggi in tante edicole al mattino viene tirata su la saracinesca nonostante dubbi e paure. C'è chi ha alle spalle una lunga eredità familiare e chi ha invece da poco scommesso su questo tipo di realtà commerciale.

A loro il Giornale di Sicilia dedicherà in questi giorni uno spazio in cui lo stesso edicolante potrà raccontarsi, evidenziare le promozioni e quanto viene fatto per portare avanti la propria attività, curiosità e aneddoti. Per gli edicolanti che volessero aderire è possibile inviare una mail con la propria storia a [email protected], indicando nome, cognome, indirizzo dell'edicola e una foto: le storie saranno pubblicate sul giornale.

Nei giorni scorsi il nostro quotidiano ha lanciato alcune iniziative per favorire la lettura anche a chi si trova impossibilitato a scendere da casa. Dalla consegna a domicilio attraverso Primimidia all'edizione digitale del quotidiano attraverso il sito Gds.it. «Le promozioni per il Giornale di Sicilia a casa lanciate in questi giorni - spiega Marco Romano, vicedirettore del Giornale di Sicilia - servono proprio per mantenere oggi la fidelizzazione dei lettori che decidono di non uscire dalla propria abitazione e per non perderli domani, inducendoli quindi a tornare in edicola alla scadenza del periodo di promozione stesso, limitato a un solo mese. Ovviamente non manchiamo di sottolineare quotidianamente che le edicole restano aperte e che dunque i giornali si possono sempre tranquillamente acquistare dal proprio rivenditore di fiducia».

Anche il sottosegretario all'Editoria, Andrea Martella, ha sottolineato l'importanza dell'informazione: su carta, sul web, in tv. «L'informazione è uno degli antidoti cruciali nella lotta contro il diffondersi del Coronavirus», dice. Il sottosegretario chiama e le edicole rispondono: meno dell'8 per cento sono chiuse, principalmente quelle che hanno dovuto farlo in ottemperanza al decreto dell'11 marzo 2020. Gli edicolanti continuano a esercitare il loro ruolo di «presidio di civiltà», a distribuire informazione, a esserci. La distanza di sicurezza di un metro dal cliente è assicurata per chi lavora all'interno di un chiosco. Invece gli edicolanti (e tutta la filiera) sono sul campo anche questi momenti: con coraggio e spirito di servizio. Una risposta forte, ben prima che l'aiuto dello Stato si sia concretizzato.

Intanto il Giornale di Sicilia continuerà a raccontare anche come giovani, genitori, insegnanti, anziani, commercianti, professionisti, impiegati, volontari vivono questo periodo particolare di restrizioni e divieti. Viene offerta la possibilità di condividere cosa ci si inventa per trascorrere la giornata, aneddoti sullo smart working, disagi e momenti di crisi. È possibile scrivere alla mail [email protected], indicando il vostro nome e cognome e, se volete, una foto: le vostre storie saranno pubblicate sul giornale.

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