È morto l'architetto Vittorio Gregotti. Aveva 92 anni ed era ricoverato nella clinica San Giuseppe di Milano in seguito alle conseguenze di una polmonite da coronavirus. Anche la moglie Marina è ricoverata nello stesso ospedale. Lo ha scritto in un post Stefano Boeri, presidente della Triennale che ha commentato: "Se ne va, in queste ore cupe un maestro dell’architettura internazionale".
A Palermo lo si ricorda per aver realizzato il progetto per il quartiere Zen a Palermo che risale al 1970. Boeri nel ricordare l’architetto Gregotti ha scritto che con lui è scomparso anche "un saggista, critico, docente, editorialista, polemista, uomo delle istituzioni, che - restando sempre e prima di tutto un architetto - ha fatto la storia della nostra cultura. Concependo l'architettura come una prospettiva sull'intero mondo e sulla intera vita. Che grande tristezza".
Gregotti era nato a Novara nel 1927. Dopo la laurea in architettura nel 1952 al Politecnico di Milano entrò, come prima esperienza, nello studio BBPR. . Dal 1953 al 1968 svolse la sua attività in collaborazione con Ludovico Meneghetti e Giotto Stoppino. Nel 1974 fondò la Gregotti Associati di cui è presidente. È stato anche docente di Composizione architettonica presso l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia, ha insegnato nelle Facoltà di Architettura di Milano e Palermo.
Nel corso della sua attività accademica è stato anche 'visiting professor' alle Università di Tokyo, Buenos Aires, San Paolo, Losanna, Harvard, Filadelfia, Princeton, Cambridge (U.K.) e all’M.I.T. di Cambridge (Mass.). Tra i suoi numerosi interventi si contano, per esempio la risistemazione di Potsdamer Platz a Berlino, i progetti del Teatro degli Arcimboldi a Milano, del Gran Teatro Nazionale di Pechino. e della Chiesa di san Massimiliano Kolbe, a Bergamo. Su Facebook è stata aperta una pagina pubblica in suo ricordo.
Persone:
Caricamento commenti
Commenta la notizia