Migliorati i pazienti trattati con il farmaco anti-artrite. I ricercatori cinesi "hanno confermato l'efficacia" del farmaco anti-artrite tocilizumab contro il nuovo coronavirus "con un miglioramento delle condizioni di 20 pazienti con coronavirus su 21 trattati in circa 24-48 ore". A sottolinearlo Paolo Ascierto, presidente Fondazione Melanoma e Direttore dell'Unità di Oncologia Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative dell'Istituto Nazionale Tumori IRCCS Fondazione Pascale di Napoli, dove due pazienti sono stati trattati con il farmaco ed altri 4 lo saranno a breve. A Napoli, spiega, "sono stati trattati i primi 2 pazienti in Italia, in 24 ore la terapia ha evidenziato ottimi risultati e domani sarà estubato uno dei 2 pazienti perché le sue condizioni sono migliorate. Ieri, abbiamo iniziato il trattamento ad altre 2 persone ed oggi ne tratteremo altre due". La task force è guidata, oltre che da Paolo Ascierto, da Franco Buonaguro (Direttore Biologia Molecolare e Oncogenesi virale del Pascale) e da Vincenzo Montesarchio (direttore Oncologia dell'Azienda Ospedaliera dei Colli). "In particolare - afferma Ascierto - conosciamo molto bene il meccanismo d'azione di tocilizumab, che rappresenta il trattamento di elezione nella sindrome da rilascio citochimica dopo la terapia con le cellule CAR-T in alcuni tipi di tumori. E dopo il confronto con i ricercatori cinesi, è stata costituita una vera e propria task force a Napoli". Ascierto chiede quindi che venga stabilito un protocollo nazionale con cui si possa estendere l'impiego di tocilizumab nei pazienti contagiati da coronavirus e in condizioni critiche. Ma precisa anche che "hanno già ricevuto la terapia anche nei centri di Bergamo, Fano e Milano. La nostra struttura insieme all'Azienda Ospedaliera dei Colli è stata la prima, in Italia, a utilizzare questa terapia nei pazienti con coronavirus". "Abbiamo stabilito un vero e proprio ponte della ricerca con i colleghi cinesi, che avevano già osservato un miglioramento nei malati trattati in questo modo - spiega inoltre Gerardo Botti, Direttore Scientifico del Pascale -. Solo la collaborazione internazionale consentirà di mettere a punto armi efficaci contro il Covid-19 e il Pascale da sempre si distingue per la capacità di siglare collaborazioni a livello globale. I risultati positivi di tocilizumab devono essere validati, per questo serve uno studio multicentrico nazionale".