«Siamo preoccupati per i casi positivi al coronavirus aggiuntivi che si possono determinare per l’esodo verso il Sud, che è stato indotto». L’assessore regionale alla Salute in Sicilia, Ruggero Razza, intervenendo a Omnibus su La7 mostra tutta la sua preoccupazione: erano in 7mila stamattina le persone giunte Sicilia dall’area rossa o da quelle che sono state le aree gialle ad essersi registrati sul sito delle Regione siciliana. Un numero che è lievitato nel corso della giornata raggiungendo le 11mila segnalazioni.
«Da ieri a oggi l’aumento dei casi sospetti è di pochissime unità, questo non ci deve fare abbassare la guardia», aggiunge.
«Continuo a gridare ad alta voce la necessità di imporre controlli sanitari nei porti, negli aeroporti, nello Stretto di Messina. Chi controlla? Questo crea in Sicilia una situazione di allarme, lo Stato avrebbe dovuto predisporre - lo ha fatto in parte e nell’ultima settimana - controlli sanitari», dice il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, in collegamento telefonico con "Coffe Break" su La7. «Per fortuna in Sicilia non abbiamo decessi, 18 sono ospedalizzati, abbiamo fatto circa 800 tamponi e 53 sono risultati positivi. Anch’io - ricorda Musumeci - sono in autoisolamento, ci stiamo attrezzando per un piano B sperando che non ce ne sia bisogno, con più posti in terapia intensiva e più sanitari. In questo tanto deprecato Sud Italia in questa emergenza, il coordinamento delle regioni si è rivelato efficiente, c'è stata una mobilitazione corale e lo voglio sottolineare. Tra le tante criticità che presenta il Mezzogiorno, in questo contesto siamo stati presenti alle nostre responsabilità».
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