Musei, cinema, teatri e biblioteche, ma anche pub, discoteche e sale bingo: si allunga la lista dei luoghi off-limits inseriti nel nuovo decreto del Presidente del Consiglio per contrastare il coronavirus. Un testo che prevede delle norme specifiche per la "zona rossa" e altre per tutta Italia, dunque anche per la Sicilia.
Anche nell'Isola infatti scatteranno chiusure in particolare per quei luoghi chiusi che favoriscono l'affollamento di persone e quindi maggiori possibilità di contagi del virus.
In base alle nuove misure, dunque, sono chiusi anche in Sicilia musei, parchi archeologici, archivi, biblioteche, cinema e teatri. Sospesi anche spettacoli e manifestazioni. "Sono sospese manifestazioni, eventi, spettacoli di qualsiasi natura, compresi quelli cinematografici e teatrali, in qualsiasi luogo, pubblico o privato. Sospesa l'apertura dei musei. La misura riguarda l'intero territorio nazionale". A precisarlo è anche il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini.
Chiusi anche pub, discoteche, sale bingo, sale scommesse, scuole da ballo e locali assimilati.
Bar e ristoranti restano aperti ma dovranno seguire l'obbligo di mantenere la distanza di sicurezza di un metro fra i clienti e fra il personale. Stessa misura si applica a palestre e piscine, che possono quindi restare aperte purchè sia garantita la suddetta distanza di sicurezza fra i presenti.
Sono sospesi congressi, meeting ed eventi in cui è coinvolto il personale sanitario.
In Sicilia le scuole e le università restano chiuse fino al 15 marzo, così come disposto dal precedente decreto. Sospesi fino al 3 aprile anche i viaggi d'istruzione e le gite scolastiche per tutti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado.
Per quanto riguarda i pronto soccorso, gli accompagnatori dei pazienti non possono permanere nelle sale di attesa. Anche l'accesso di parenti e visitatori nelle strutture ospedaliere è limitato.
Il decreto inoltre raccomanda di "limitare, ove possibile, gli spostamenti delle persone fisiche ai casi strettamente necessari". E assoluto divieto di mobilità per i soggetti messi in quarantena o risultati positivi al virus e posti in isolamento domestico.
Il mancato rispetto delle disposizioni del decreto è punito, come previsto dal decreto legge del 23 febbraio scorso, con un'ammenda fino a 206 euro e in alcunci casi anche con l'arresto fino a 3 mesi.
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