Basta poco per far scattare la separazione con l’addebito, strumento tornato di moda nei tribunali dopo un periodo di soffitta, per punire il presunto colpevole del colpo di grazia al matrimonio: sono sufficienti infatti anche solo delle banali foto che mostrano uno dei coniugi in un «atteggiamento di intimità» non meglio specificato ma che «secondo la comune esperienza induce a presumere l'esistenza di una relazione coniugale».
Il via libera a questo tipo di prove senza appello - non corredate da nient'altro, nè sms, nè bigliettini, nè testimoni scomodi della scappatella, zero di zero - viene dalla Cassazione. I supremi giudici hanno confermato la colpa di un marito romano accusato di tradimento dalla moglie per delle foto che lo mostravano «vicino» ad una donna.
Foto che fanno "presumere": respinta la tesi difensiva che sosteneva trattarsi di «atteggiamento puramente amicale». La coppia in questione, dal reddito medio basso, non ha in ballo nessun interesse patrimoniale, ognuno è autosufficiente. L'addebito è stata una battaglia di principio vinta dalla moglie armata di foto che, chissà, forse mostrano sguardi di intesa inequivocabili, e poi magari è tutta una bufala come Bradley Cooper e Lady Gaga a cantare Shallow la notte degli Oscar. (ANSA).
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