Lunedì 23 Dicembre 2024

Coronavirus, visita a sorpresa di Musumeci all'aeroporto di Catania: "Pochi controlli"

A sorpresa il presidente della Regione Nello Musumeci, insieme all'assessore alla Salute Ruggero Razza, ha fatto visita all'aeroporto di Catania per verificare l'esecuzione, sui passeggeri in arrivo, dei controlli sanitari per il coronavirus. "Abbiamo avuto ragione - dice il governatore -. Soltanto da tre giorni il personale dell'Usmaf (Ufficio della sanità marittima, aerea e di frontiera) effettua i controlli sanitari. Fino a tre giorni fa venivano controllati soltanto i passeggeri da Roma e dai Paesi non facenti parte dell'Ue. Una vigilanza lacunosa, assolutamente irresponsabile che noi avevamo denunciato sin dal primo giorno in cui era stato dichiarato lo stato d'emergenza". Il presidente della Regione ha annunciato ulteriori controlli in tutti gli scali della Sicilia. "Io e l'assessore Razza non ci accontentiamo di capire quello che succede all'aeroporto di Catania - ha continuato - ma cercheremo di capire anche quello che succede negli altri scali aeroportuali. Per questo faremo altre visite a sorpresa, vogliamo vedere con i nostri occhi". In mattinata, Musumeci e Razza erano intervenuti, in video conferenza, alla seduta del Consiglio dei ministri e dell'Unità di crisi, allargata a tutti i governatori, per fare il punto sulla situazione in Italia. Musumeci ha ribadito, ancora una volta, la necessità di maggiori controlli, da parte dello Stato, nei porti, nelle stazioni ferroviarie e negli aeroporti su tutti i voli diretti in Sicilia. Ma ha chiesto anche il potenziamento dei reparti di rianimazione in alcuni ospedali dell'Isola ed evidenziata la necessità di estendere le misure economiche, che verranno adottate nelle prossime ore, anche alle Regioni del Centro-Sud, non limitandole soltanto a quelle del Nord, limitrofe ai focolai del virus. “La crisi delle aziende siciliane - ha detto Musumeci a Conte - si preannuncia disarmante a causa della epidemia e da Roma ci aspettiamo interventi di sostegno adeguati”.

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