In Sicilia tre dei quattro pazienti risultati positivi ai test sul coronavirus sono guariti e un quarto è in fase avanzata di guarigione mentre negli ospedali, dopo i primi giorni di preoccupazione per gli allarmi provenienti dal resto d’Italia, la situazione è sotto controllo. Nelle aree esterne ai nosocomi sono state allestite le tende da campo fornite dalla Protezione civile per il triage di chi si presenta accusando sintomi influenzali: sono 40 in totale le tende posizionate. A fare il punto è l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza.
«Oltre a gestire le emergenze c'è tutto un lavoro che riguarda l’ordinario e noi siamo impegnati costantemente su questo fronte - spiega l’assessore - Stiamo recependo tutti gli aggiornamenti delle circolari emanate a livello centrale, abbiamo recepito il provvedimento per la protezione del personale interno delle strutture sanitarie e le ulteriori indicazioni per i ragazzi che vanno a scuola, per chi deve tornare al lavoro e per i soggetti e il personale delle case circondariali. Siamo in contratto con tre ministeri: Sanità, Istruzione e Giustizia».
Ieri l’assessore ha incontrato le organizzazioni dei lavoratori. «Ho ascoltato le loro proposte e le loro richieste - afferma - Come Regione siciliana ci faremo carico di fare in modo che l’unità di crisi nazionale inserisca anche i medici di medicina generale e il personale delle guardie mediche tra i destinatari dei dispositivi di protezione individuali».
La Regione ha recepito i nuovi protocolli sui tamponi informando le strutture sanitarie competenti nell’isola: anche in Sicilia, come nel resto del Paese, non saranno effettuati sui soggetti asintomatici e su chi non ha avuto contatti diretti con persone a rischio. «L'accertamento di un’eventuale positività - aggiunge Razza - è di competenza dell’Istituto superiore di sanità, questo per dare uniformità anche alla comunicazione».
Sul fronte della prevenzione, il governo Musumeci sta consigliando a strutture ed enti di anticipare le consuete operazioni di disinfestazione di uffici e locali. «Ritengo che la Regione abbia agito fin dall’inizio in modo tempestivo e ordinato - conclude l’assessore Razza - Siamo gli unici, per esempio, ad avere creato una piattaforma digitale in cui chiunque può registrarsi e che ci servirà eventualmente a potere individuare tracce epidemiologiche nel caso dovessero aumentare i casi di contagio. In Sicilia, ribadisco, non esiste un focolaio: i cinque casi registrati riguardano persone giunte dalla Lombardia».
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