Ci sarà un nuovo processo davanti alla Corte d’assise d’appello di Roma per l’omicidio di Marco Vannini. La prima sezione penale della Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza con cui i giudici di secondo grado avevano riqualificato il reato da omicidio volontario con dolo eventuale a omicidio colposo, infliggendo al principale imputato, Antonio Ciontoli, 5 anni di reclusione a fronte dei 14 comminatigli in primo grado. Con il processo d’appello-bis, dunque, si valuterà un aumento di pena: è stato accolto il ricorso della procura generale e delle parti civili, e respinto il ricorso della difesa. «Avevo perso la fiducia, ma questa sera posso dire che la giustizia esiste e vado a testa alta, non si molla, e Marco avrà giustizia. La verità non la sapremo mai ma ringrazio tutte le persone che ci sono state vicine». Lo ha detto Marina Vannini, la mammo di Marco, dopo la lettura della sentenza, sulla scalinata della Cassazione. Davanti alla Suprema Corte si è radunata una folla che scandisce «Marco, Marco», con uno striscione con su scritto «Non in mio nome. Giustizia per Marco».