A seguito degli interventi giudiziari di fine settembre, Anas ha avviato un processo di riorganizzazione che prevede, tramite rotazione, il completo avvicendamento del personale dell'area tecnica di Catania, prescindendo dal coinvolgimento o meno nelle indagini.
In particolare la rotazione degli incarichi ha lo scopo di restituire serenità all’ambiente lavorativo che è stato sensibilmente scosso dai recenti avvenimenti.
Anas, consapevole che la maggior parte del personale di Catania abbia operato e continuerà ad operare con serietà e professionalità, intende così esprimere con determinazione il proprio impegno nel contrasto alla corruzione, stimolando la collaborazione dei dipendenti onesti e intervenendo con assoluto rigore nei confronti di quelli infedeli (i soggetti coinvolti nell’inchiesta giudiziaria sono già stati sospesi con blocco degli stipendi).
A tal fine Anas collabora attivamente con gli inquirenti per fornire ogni utile contributo all’individuazione dei fatti criminosi e all’accertamento delle relative responsabilità.
In particolare la competente struttura aziendale, con il supporto di un gruppo di ingegneri e avvalendosi degli apparati tecnologici del Centro Ricerche di Cesano, in stretto contatto con la Guardia di Finanza e l’Autorità Giudiziaria, sta effettuando controlli serrati sui lavori oggetto delle indagini, al fine di verificare, anche ai fini della sicurezza delle infrastrutture, se siano stati rispettati la qualità e la quantità dei materiali previsti, nonché quant’altro previsto dai capitolati di appalto.
Analoghi controlli sono in corso su altri cantieri delle imprese coinvolte nelle indagini e, nel caso in cui dovessero ricorrere gli estremi secondo le vigenti normative, si procederà alla risoluzione in danno dei contratti. Anas, infine, agirà in ogni sede per il risarcimento dei danni subiti in questa vicenda.
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