Ventisei anni, giovane estremista di destra, un bambino piccolo da crescere e pochissimi amici. Identikit di "Miss Hitler". Nel un gruppo che stava tentando di costruire un partito neonazista c'è anche lei, Francesca Rizzi, residente a Pozzo d'Adda in provincia di Milano. Secondo quanto accertato dagli investigatori milanesi, delegati dalla Procura Distrettuale Antimafia di Caltanissetta, Francesca Rizzi, l'estate scorsa avrebbe preso parte come oratrice ad un convegno di estremisti di destra a Lisbona (il 10 agosto) e avrebbe partecipato a un concorso on line, sul social network 'VK', vincendo il titolo di "Miss Hitler 2019". A seguito delle perquisizioni, sono anche stati sequestrati due coltelli, tre cellulari, due computer e un tablet, diverso materiale di area politica di estrema destra, un busto di Benito Mussolini, libri sull'antisemitismo e sul fascismo. Difficile la sua vita, con pochi soldi e un bambino a carico. Una giovane mamma, alta, bionda, e con tatuata sulla schiena l'aquila del Reich, passava il suo tempo a commentare con livore la cronaca e la politica, sui social, e a fare affermazioni contro ebrei e immigrati. Viveva grazie all'appoggio dei famigliari, e lavoricchiava. Negli ambienti neonazisti aveva cominciato ad avere una certa notorietà dopo aver preso la parola a un convegno di area a Lisbona, e questo forse aveva accelerato il peggioramento. Non risulta però, al momento, che abbia mai partecipato a iniziative violente. Il concorso di Miss Hitler a quanto si è appreso si tiene da diversi anni sul cosiddetto 'deep web'.