Sono ripresi in questi giorni i salvataggi in mare da parte delle navi Ong così come le richieste di approdo all'Italia. Dopo il via libera di ieri del Viminale, questa mattina è sbarcata a Pozzallo la nave Ocean Viking. Resta invece ancora irrisolta la vicenda di altre due navi, la Alan Kurdi di Sea Eye, con 90 migranti a bordo e la Open Arms, che nelle ore scorse ha salvato 15 persone da un gommone alla deriva.
«Ancora nessun porto sicuro per le 90 persone salvate dalla Alan Kurdi», comunica Sea Eye, lamentando che «dopo un raid armato contro l’equipaggio della nave da parte di una milizia libica sabato scorso, il ministro dell’Interno tedesco chiede ora un nuovo codice di condotta per i servizi di salvataggio marittimo».
La Alan Kurdi si trova in acque internazionali, una ventina di miglia a nord di Linosa. La richiesta di 'pos' (place of safety) all’Italia non ha ancora avuto risposta.
Intanto, stanno per essere trasfertiti nell'hotspot di Pozzallo i migranti della Ocean Viking, sbarcati questa mattina. Tra i migranti approdati, 41 sono minori e 14 hanno meno di 15 anni. La procedura di ricollocazione dei migranti avverrà quanto prima e «in base al pre-accordo raggiunto nel corso del vertice di Malta», la Francia e la Germania, in particolare, ne accoglieranno 70.
E attacca l'ex ministro Matteo Salvini: «La Ocean Viking sbarca a Pozzallo, la Alan Kurdi è in area sar italiana, la Open Arms in area sar maltese: dopo l’invito al Viminale, le ong si scatenano. Ricomincia la pacchia, grazie al governo sbarchi, tasse e manette. Sindaci e governatori della Lega - aggiunge - sono pronti a dire No all’arrivo di altri clandestini».
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