Criminalità? Le città siciliane sono sicure. O meglio, sarebbero più sicure di molte altre città italiane. Lo rivela la classifica pubblicata oggi dal Sole 24 Ore che analizza la situazione nelle 107 province del Paese. Ogni giorno vengono denunciati circa 6.500 reati, con un calo su base annuale del 2,4%. Ma dalla ricerca emerge, invece, un'impennata di truffe e frodi informatiche (518 al giorno, +15%), di reati connessi allo spaccio di stupefacenti (76 denunce, +2,8%) e delle estorsioni (27 al giorno, +17%). Nella classifica generale dei reati denunciati nel corso del 2018, il primato spetta Milano, che con 7.017 denunce ogni 100mila abitanti, registrando però un calo (-5,2%) rispetto all'anno precedente, in linea con il trend nazionale. Subito dietro: Rimini e provincia, con 6.430 reati denunciati, e Firenze, con 6.252 denunce e, questa volta, un +9,5% rispetto a quelle depositate nel 2017. La prima provincia siciliana per numero di reati è Catania, al 28esimo posto, seguita da Siracusa al 29esimo, mentre Palermo è solo 33esima, seguita da Trapani in 45esima posizione. Tra le siciliane spicca il dato di Enna, la più sicura al 99esimo posto. In tutta Italia la medaglia d'oro al territorio meno esposto alla criminalità va a Oristano, ultima con 1.493 denunce registrate ogni 100mila abitanti, seguita da Pordenone e Benevento. Province in cui il numero dei reati denunciati è basso e sta diminuendo progressivamente: se Pordenone e provincia hanno messo a segno un calo del 2,8%, in linea con la media nazionale, a Oristano e Benevento si è andati oltre con un -8,2% e un -10,9%. Milano continua a spiccare sul fronte dei furti - è prima davanti a Rimini -, mentre a Roma (sesta nella classifica generale) va un altro primato "negativo": quello dei reati di produzione, traffico e spaccio di droga che sono aumentati del 10,9% rispetto a quanto registrato nel 2017.