Suscipe in latino vuol dire “accogli, accetta” ma anche “sostieni, sorreggi”. Non esiste un termine più corretto per indicare il bisogno di chi giunge, dal mare o dalla terra poco importa, di sentirsi accolto, accettato, sorretto. Suscipe è anche il termine riportato dietro la croce realizzata dall'artista siciliano Domenico Pellegrino con il legno di uno dei tanti barconi di disperati che giungono a Lampedusa: la croce è stata scelta dall’arcivescovo Michael Czerny che l’ha indossata – oggi pomeriggio, sabato 5 ottobre – dinanzi Papa Francesco che l’ha appena nominato cardinale, alla vigilia dell’apertura del Sinodo per l’Amazzonia. Il Papa ha nominato 13 nuovi cardinali, tra questi appunto il gesuita slovacco-canadese, 73 anni, dal 2016 Sottosegretario della sezione Migranti del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale. Michael Czerny si è sempre occupato dei bisogni di migranti, rifugiati e vittime della tratta di esseri umani, con un'attenzione particolare per chi è costretto ad abbandonare il suo Paese, per motivi diversi. La notizia della nomina a cardinale di Papa Francesco lo ha raggiunto alla periferia di San Paolo, in Brasile, dove stava partecipando ad un incontro di Movimenti popolari dell'America Latina in vista del futuro Sinodo sull'Amazzonia. “E’ un segno anche per chi vive le periferie e si sente abbandonato – ha detto Czerny – Ma deve essere uno scambio: la Chiesa deve imparare ad accompagnare i movimenti popolari e questi ultimi devono comprendere che la Chiesa è pronta e disposta ad accompagnarli”. Poche ore dopo la notizia, ne è giunta un’altra: ad una delle navi di soccorso che incrociano nel Mediterraneo, la "Mare Jonio", che era stata bloccata al largo di Lampedusa, è stato concesso l’attracco. L’abbraccio, la carezza del Papa è giunta fino a noi”.