Martedì 30 Aprile 2024

Peculato, sequestro di beni per l'ex liquidatore di Ast Sistemi

Beni mobili e immobili, denaro e quote societarie per 87 mila euro sono stati sequestrati dal Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria di Palermo nei confronti a G.T., 71enne, liquidatore di Ast Sistemi S.r.l. da maggio 2014 ad ottobre 2018, accusato di peculato. Ast Sistemi S.r.l. (in liquidazione) fornisce servizi informatici e gestionali esclusivamente alla propria controllante Ast S.p.a., società in house della Regione siciliana che opera nel settore del trasporto extra-urbano. Le indagini hanno consentito di accertare che il 71enne, in qualità di liquidatore di Ast Sistemi, si è indebitamente appropriato di circa 117.000 euro in relazione a inesistenti o maggiorate spese di trasferta e di vitto e alloggio per raggiungere la sede della società che si trova a Palermo dal suo luogo di residenza che era quello di Catania. Di fondamentale importanza l'esame dei tabulati telefonici e delle celle agganciate al suo telefono attraverso il quale è stato possibile accertare che in 120 occasioni il 71enne ha attestato di essersi recato a Palermo presso la sede di Ast Sistemi quando invece si trovava altrove. L'uomo, in molte occasione, si è autoliquidato le somme relative ai rimborsi spese non spettanti, prelevandole da un “fondo cassa liquidatore” da lui creato e alimentato da prelievi direttamente effettuati dai conti correnti intesti ad Ast Sistemi. Dopo le sue dimissioni e le richieste dei vertici della società controllante, che, nel frattempo, avevano rilevato alcune anomalie nella gestione dei conti di Ast Sistemi, G.T. ha restituito al nuovo liquidatore la somma di circa 30.000 euro, corrispondente al residuo del suddetto “fondo cassa liquidatore”. Al termine delle indagini il 71enne è stato segnalato all'autorità giudiziaria per peculato essendosi appropriato indebitamente di 117.000 euro. Il decreto del pm ha disposto il sequestro del profitto del reato al netto delle somme già restituite (30.000 euro). Il gip del Tribunale di Palermo ha convalidato il provvedimento d’urgenza del pm.

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