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Decreto sicurezza, 38 Daspo a ultrà della Juve: per la prima volta sono decennali

Il questore di Torino ha irrogato 38 provvedimenti Daspo nei confronti degli esponenti di rilievo delle tifoserie ultras della squadra Juventus F.C., coinvolti a vario titolo nell’operazione 'Last Banner' condotta dalla Polizia di Stato.

Per la prima volta sono stati emessi provvedimenti con durata decennale.

In particolare sono quattro i Daspo decennali notificati dalla Questura di Torino. Si tratta della prima applicazione in Italia del nuovo termine massimo introdotto dal decreto sicurezza bis. Il provvedimento riguarda Dino Mocciola ("Drughi") e Umberto Toia ("Tradizione") e i più stretti collaboratori del primo, Salvatore Cava e Domenico Scarano.

In base alle nuove norme, Mocciola e Toia non potranno utilizzare strumenti di comunicazione (telefoni, ricetrasmittenti e altro) nelle giornate degli incontri sportivi.

La polizia ha notificato dei Daspo con obbligo di presentazione ad altre otto persone di cui quattro per la durata di 7 anni e quattro per 6 anni.

A tre ultrà denunciati per violenza o associazione a delinquere è stato vietato di assistere alle manifestazioni sportive per 5 anni. Altri 23 hanno un Daspo di quattro anni. Dei 38 ultrà coinvolti, 12 avevano già avuto dei Daspo in passato.

La questura sta inoltre vagliando la possibilità di richiedere al Tribunale la sorveglianza speciale e misure patrimoniali verso alcuni esponenti delle tifoserie coinvolte.

(ANSA)

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