Si sono concluse dopo la mezzanotte le operazioni di sbarco degli 83 migranti della nave Open Arms approdata poco dopo le 23.30 a Lampedusa, al termine di una odissea durata 19 giorni.
La prima a scendere sul molo, intorno a mezzanotte, è stata una donna. I profughi sono stati condotti all’hotspot. La svolta dopo il sequestro preventivo disposto dalla procura di Agrigento che nel pomeriggio ha deciso anche lo sbarco immediato.
Le operazioni sono state ritardate dall’approdo di 47 tunisini soccorsi dalla Guardia di finanza. Abbracci ed esultanza a bordo. Profughi ed equipaggio hanno cantato "Bella ciao" durante l’attracco, accolti tra gli applausi dal folto gruppo radunatosi in banchina, compreso il parroco don Carmelo La Magra.
Per il natante della ong spagnola è stata decisa la destinazione del porto di Licata dove si trovano altre imbarcazioni sequestrate.
Ma resta aperto un altro caso: tra Malta e Lampedusa si trova la "Ocean Viking" di Sos Mediterranee e Medici senza frontiere da 11 giorni con 356 persone a bordo: chiesto un porto sicuro. AGI
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