L'affetto nei confronti di Nadia Toffa era tangibile durante la malattia, tanto più adesso, dopo la sua morte. E lo dimostra anche la quantità di gente accorsa alla camera ardente. C'è chi arriva da Trento, "perché ho visto in Nadia la stessa sofferenza di mia madre morta di tumore", chi è partito da Como, "era una combattente e non doveva morire a 40 anni". Chi dalla Vallecamonica, terra di origine dei genitori di Nadia Toffa. "Il suo sorriso era contagioso". Tanta gente comune e molti giovani hanno fatto visita alla camera ardente della presentatrice delle Iene, allestita al teatro Santa Chiara di Brescia. La salma è arrivata nel primo pomeriggio accompagnata dalla mamma della presentatrice delle Iene e un centinaio di persone in silenzio hanno seguito la bara bianca entrare nella sala del Centro teatrale bresciano. "Brilla in alto dolce guerriera", ha lasciato scritto un uomo sul registro delle firme mentre le due figlie hanno aggiunto: "Sei una grande, Tvb". Molto commosso Davide Parenti, l'autore e ideatore delle Iene. "Vi prego è un momento difficile. È come aver perso una figlia? Si, è molto dura", si è limitato a dire. Con una rosa bianca in mano si è presentato anche il cantautore Omar Pedrini, visibilmente commosso. "Il ricordo più bello di Nadia è come ha affrontato la malattia e la sua battaglia. È stata un esempio per chi soffre. Lascia la dignità e ci ricorda che era una leonessa bresciana", ha detto Pedrini che ha poi aggiunto: "Era da 15 giorni che non mi rispondeva ai messaggi e questo mi aveva fatto pensare male. Ma fino in fondo non ha mai voluto dire 'sto male'. Oggi per chi le voleva bene è stato un risveglio tremendo". La camera ardente resterà aperta anche oggi dalle 9 alle 22 e il giorno di Ferragosto. I funerali saranno invece celebrati venerdì mattina alle 10.30 in Cattedrale a Brescia.