Anche alla Ocean Viking, la nave di Sos Mediterranee e Medici Senza Frontiere che ieri ha soccorso 85 migranti al largo della Libia e che si trova ancora in area di ricerca e soccorso è stato notificato il divieto d'ingresso nelle acque territoriali italiane. Il governo, si apprende inoltre da fonti del Viminale, ha inviato una nota verbale all'ambasciata della Norvegia in cui si sottolinea che l'Italia "non ha in alcun momento assunto il coordinamento delle operazioni di soccorso" e, in ogni caso il recupero dei migranti è avvenuto "ben al di fuori della zona sar di responsabilità italiana". Per questo, si legge nella nota della Farnesina, "non può in alcun modo essere attribuita alle autorità italiane la responsabilità d'individuazione del porto di sbarco dei naufraghi". Inoltre, si aggiunge, "l'ingresso nelle acque territoriali italiane sarebbe considerato pregiudizievole al buon ordine della sicurezza dello Stato". Nella lettera il ministero sottolinea infine come "non sia accettabile ogni condotta delle Ong che considerano l'Italia l'unico porto possibile di sbarco".