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Migranti, Alan Kurdi verso Lampedusa: vietato l'ingresso in Italia

La Guardia di Finanza ha notificato all’equipaggio della Alan Kurdi il decreto che vieta l’ingresso nelle acque territoriali italiane. I militari, secondo quanto si apprende, sono saliti a bordo della nave della ong tedesca Sea Eye, che si trova in acque internazionali a circa 20 miglia da Lampedusa, e hanno consegnato al comandante della nave il provvedimento firmato dai ministri Salvini, Trenta e Toninelli che prevede il divieto «di ingresso, transito e sosta nel mare territoriale».

Il governo tedesco ha confermato «la disponibilità ad accogliere alcuni degli immigrati sbarcati dalla Gregoretti, a patto che l’Italia faccia subito scendere le 40 persone a bordo della Alan Kurdi. E’ quanto Berlino ha comunicato alla Commissione europea, che ha informato Roma». A ribadirlo sono fonti del Viminale.

«Si tratta di un vero e proprio ricatto», commenta il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, secondo cui altri Paesi europei non possono considerare l’Italia «il loro campo profughi. Non è più così, non accettiamo ordini e invasioni».

«Governo tedesco avvisato mezzo salvato, ong avvisata mezza salvata: se entrano in acque italiane prenderemo possesso di quella imbarcazione. Stiamo giocando a rubamazzo? Basta, mi sono rotto le palle. Le navi saranno requisite e saliremo a bordo», dice il leader della Lega Matteo Salvini in un’intervista a SkyTg24 parlando della Alan Kurdi.

Intanto, altri 52 migranti sono stati salvati da una nave al largo della Libia: si tratta di 34 uomini, 16 donne e due bambini soccorsi da Open Arms. «Stavano affondando, l’acqua stava entrando nel gommone, ma siamo arrivati in tempo - ha twittato il fondatore della Ong catalana Oscar Camps - Sono al sicuro e ora abbiamo bisogno di un porto sicuro».

 

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