Lunedì 23 Dicembre 2024

La morte di Camilleri, le frasi più belle del maestro siciliano

Ecco alcune delle frasi più belle della vita e della carriera di Andrea Camilleri, lo straordinario scrittore siciliano morto ieri a Roma a 93 anni. Riflessioni sulla vita e sulla morte, sul suo lavoro, sulle piccole cose e su tanto altro. Sarei felice se si aprisse questo soffitto e scendesse un signore e mi dicesse: Sono William Shakespeare, sa che il suo Montalbano mi piace proprio". In realtà sono molto umile, ma è bello sognarlo" L'umanità è su un crinale. Abbiamo scoperto la chiave di accelerazione del pensiero, ma basta un niente per sbagliare la gestione di queste invenzioni. La rete per il 90% è una fogna, invece potrebbe essere il principio di conoscenza che andiamo da secoli cercando: condividere, non essere isole. Un passo avanti può essere un passo verso l'abisso o verso la vita. Per questo mi fa paura il futuro, per questa scelta. Siamo a una svolta epocale vera. Ne siamo messi alla prova in questi giorni, ma o ci si salva tutti uniti, in futuro, o non si salva nessuno.  Tra siciliani, un vero amico non deve chiedere all’altro una qualche cosa, perché non c’è bisogno, in quanto sarà preceduto dall’offerta dell’amico, che ha intuito la domanda che sarebbe arrivata. La percezione del tempo, soprattutto in certe situazioni di forte emotività, subisce delle notevoli alterazioni, ore trascorrono in un lampo e pochi minuti durano un’eternità. Come fa uno a farisi capace che il tempo passa, e lo cangia, se tutti i jorni e tutte le notti non fa altro che ripetiri squasi meccanicamenti gli stissi gesti e diri le stisse paroli? Avere tutti questi lettori mi commuove, mi fa vivere, ma non è la felicità. Ho un'idea altissima della felicità, non è di questo mondo, è di un altro mondo da cui sono escluso perché non credo. È qualcosa che trascende noi stessi. E dura un attimo perché non resisteremo di più, bruceremo come una falena".  Che cosa straordinaria possono essere i libri. Ti fanno vedere posti in cui agli uomini succedono cose meravigliose. Allora la testa ti parte per un altro verso, gli occhi scoprono prospettive fino a quel momento inedite. E cominci a farti parecchie domande. Fatevi condizionare il meno possibile da una società che finge di darci il massimo della libertà. La massima fortuna che un omo può aviri nella vita è quella di non arrivare mai a un punto di disperazione dal quale non puoi tomare narrè. Un autentico cretino, difficile a trovarsi in questi tempi in cui i cretini si camuffano da intelligenti. Il rinnovamento avverrà quando qualcuno avrà finalmente il coraggio di dire che in politica non tutto è possibile. Mentre il rigore morale e l’onestà non sono contagiosi, l’assenza di etica e la corruzione lo sono, e possono moltiplicarsi esponenzialmente con straordinaria velocità. Prendere le ferie nel mese d’agosto mi è sempre parsa una decisione sbagliata Era tradizioni ’n Sicilia che ogni delitto di mafia vinissi, in primisi, fatto passari come originato da ’na quistioni di corna L'italiano mi diventava generico, le sfumature mi mancavano. E allora ho usato una specie di shaker e, a poco a poco, ho cercato ambiziosamente di creare una terza lingua che fosse tutta mia e il risultato di questa commistione. Per noi siciliani l'italiano è rimasto un atto notarile" Bisogna guardare la tv portandosi appresso un paracqua ideale che permetta al nostro cervello di restare asciutto e lucido, di non inzupparsi di tutte le informazioni distorte, contraffatte, alterate, finalizzate che ci vengono propinate. A eleggere il libro col quale avrebbe passato la notte condividendo il letto e gli ultimi pinsèri era macari capace di perderci un’orata. Lo scirocco è uno dei momenti più belli che possano essere concessi all’uomo, in quanto l’incapacità di movimento in quei giorni ti porta a stare immobile a contemplare una pietra per tre ore, prima che arrivi un venticello. Lo scirocco ti dà questa possibilità di contemplazione, di ragionare sopra alle cose. Non bisogna mai avere paura dell’altro perché tu rispetto all’altro sei l’altro. Il narratore crea una terra dove poter far stare i suoi personaggi. Alla nascita ti danno il ticket in cui è compreso tutto: la malattia, la giovinezza, la maturità e anche la vecchiaia e la morte. Non puoi rifiutarti di morire perché è compreso nel biglietto. O l’accetti serenamente e te ne fai una ragione o sei un povero coglione! Non vedo, ma sogno. È il pensiero della morte che aiuta a vivere.

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