"Che senso ha essere accompagnato la mattina per poi essere libero di essere ucciso la sera?". A domandarlo è Paolo Borsellino davanti alla Commissione antimafia di allora, era il 1984, in un breve video proiettato oggi in Senato. Il magistrato lamenta di avere la scorta solo la mattina, per mancanza di autisti giudiziari; lamenta anche la mancanza di segretari e dattilografi «ne abbiamo bisogno per tutto l’arco della giornata», spiega.
"Buona parte di noi non può essere accompagnato in ufficio di pomeriggio da macchine blindate - come avviene la mattina - perchè di pomeriggio è disponibile solo una macchina blindata, che evidentemente non può andare a raccogliere 4 colleghi.
Pertanto io, sistematicamente, il pomeriggio mi reco in ufficio - si legge ancora nel testo - con la mia automobile e torno a casa per le 21 o le 22. Magari con ciò riacquisto la mia libertà utilizzando la mia automobile, però non capisco che senso abbia farmi perdere la libertà la mattina per poi essere libero di essere ucciso la sera".
«Non si riusciva a capire come si dovesse istituire una volante che circolasse di notte a Marsala. Non era possibile, non c'erano gli uomini ed io ero stanco, ad un certo punto mi venne in testa (per stanchezza, perchè me ne volevo andare) di fare la proposta di dimezzarmi la scorta per fare la volante. In questo modo si è fatta. A Marsala, la quinta città della Sicilia, con 100 mila abitanti circa, non c'era una volante nè della Polizia, nè dei Carabinieri, che potesse assicurare l’intero arco delle 24 ore». Questo uno dei passaggi della deposizione di Paolo Borsellino, resa invece a Trapani nel 1986.
«In questi video vediamo un Paolo Borsellino arrabbiato, non ce la fa a portare avanti il lavoro, è troppo e il magistrato non riesce a gestire un numero di procedimenti troppo elevato. Quanto sarebbe necessario che la magistratura avesse la possibilità di curare la qualità, se vogliamo affrontare la mafia e la corruzione bisogna dedicarsi a tempo pieno e non si può rimanere sommersi. Il ministro della giustizia sicuramente provvederà con una serie di provvedimenti».
Lo ha detto il procuratore nazionale antimafia, Federico Cafiero De Raho alla conferenza stampa sulla desecretazione degli atti della Commissione antimafia.
Persone:
Caricamento commenti
Commenta la notizia