Lunedì 23 Dicembre 2024

Brucia tutta la Sicilia: inferno alla Plaia di Catania e a San Vito, gente in fuga via mare

Incendio al lido Europa alla Plaia di Catania

La Sicilia tra le fiamme. Oltre venti gli incendi più grossi favoriti dal vento di scirocco, ma dietro ai quali c'è probabilmente la mano dell'uomo. In azione squadre dei vigili del fuoco, elicotteri e Canadair in tutta l'Isola. Momento di terrore a Catania per il rogo di vaste proporzioni che ha interessato il litorale della Plaia. Le fiamme alimentate dal vento caldo hanno fortemente danneggiato il lido Europa e minacciato gli altri stabilimenti balneari. Per paura in molti si sono tuffati in mare. I vigili del fuoco hanno invitato le persone a "rimanere sulla battigia". Centinaia di bagnanti sono stati tratti in salvo via mare con gommoni dei vigili del fuoco sommozzatori e di vigili del fuoco della Sezione Navale di Catania. Tra loro 40 bambini che erano rimasti bloccati nei lidi Azzurro e nella colonia Don Bosco sono stati messi in salvo da motovedette della capitaneria di porto. Altri 15 bambini sono stati soccorsi al lido Le Palme e trasferiti via mare con un gommone dei vigili del fuoco. Stanno tutti bene: per loro solo un pò di spavento e qualche colpo di tosse per il fumo. Sono decine le auto distrutte dal rogo. Sono stati allontanati d'urgenza anche i cani del gruppo cinofilo e i cavalli della polizia di Stato, che erano alloggiati nel vicino boschetto della Plaia. Interventi di soccorso sono stati effettuati da vigili del fuoco, capitaneria di porto e guardia di finanza.  La situazione in viale Kennedy è quasi tornata alla normalità. Sono state riaperte le strade anche se decine di auto sono state distrutte dal rogo. Intanto la Sac, la società di gestione dell’aeroporto etneo, comunica che a causa del rogo sviluppatosi nelle zone limitrofe allo scalo e che ha coinvolto alcuni lidi balneari del litorale della Plaia, l’aeroporto di Catania sospende le operazioni di volo per un lasso di tempo stimato di circa 30 minuti, per permettere l’intervento dei canadair. Tutto il personale in 'campo' è coordinato dalla sala operativa allestita a Palazzo del governo dal prefetto Claudio Sammartino. Paura anche per un vigile del fuoco che operava sui lidi Plaia che è stato trasportato all'Ospedale Cannizzaro di Catania probabilmente per un malore. Sempre nel Catanese continua a bruciare da giorni una vasta area boschiva a Caltagirone e a San Michele di Ganzaria (in provincia di Catania). Evacuati temporaneamente un agriturismo e alcune abitazioni. Dalle prime ore del pomeriggio il prefetto di Catania, Claudio Sammartino, ha attivato la sala operativa a Palazzo del governo per coordinare le iniziative per fare fronte agli incendi in città e provincia. "Un altro duro colpo alla città, stavolta incendi devastanti hanno colpito la Plaia, da sempre fulcro della stagione estiva catanese, danneggiando pesantemente gli imprenditori dei lidi, ma anche l’ambiente circostante". Lo ha detto il sindaco Salvo Pogliese commentando i danni causati dagli incendi che hanno devastato parte del litorale. Le fiamme non danno tregua e divorano numerose aree della Sicilia: in provincia di Palermo coinvolte diverse zone da ieri, ma gli incendi non risparmiano anche Messina, compresa Stromboli, Agrigento, Ragusa, Caltanissetta e Trapani. Nella notte momenti di tensione a ridosso della riserva naturale dello Zingaro. A San Vito è stato evacuato via mare, con l'uso di motovedette della Guardia costiera e imbarcazioni private, il camping Calampiso. I 403 turisti sono stati portati via e poi fatti rientrare alcune ore dopo. Bloccato il traffico sulla statale 624 Palermo-Sciacca, all'altezza di Monreale. Il rogo si è propagato su un terreno prossimo alla carreggiata. Sul posto, oltre ai vigili del fuoco, è intervenuto il personale di Anas per il ripristino della normale circolazione. Un vasto incendio ha interessato anche l'area ridosso della collina di Bellolampo, a Palermo, coinvolgendo un'area boschiva; sgomberate alcune abitazioni. Paura per la discarica e bloccato il transito dei mezzi che dovevano scaricare i rifiuti in un momento di grande emergenza per la città: si tratta del quarto rogo in pochi giorni nell'area, circostanza che fa pensare all'opera pianificata da parte di ignoti. Una densa foschia avvolge Palermo che sta fronteggiando anche le alte temperature e focolai in provincia, tra Monreale, Alia e Valledolmo. In azione squadre di vigili del fuoco e canadair. "Quattro incendi in un mese destano qualche inquietante sospetto. Vuoi vedere che qualcuno a Palermo sta scommettendo sui rifiuti per strada?". E' la domanda dell'assessore comunale all'Ambiente, Giusto Catania, che aggiunge: "Noi andremo avanti a tutela del servizio pubblico". Il primo incendio ha interessato il Tmb, che per dieci giorni ha bloccato una linea dell'impianto di trattamento meccanico-biologico; poi un altro dentro la discarica a fine turno che, senza un intervento tempestivo degli operai di Rap, l'azienda di igiene ambientale, avrebbe potuto fare molti danni; l'altra notte un rogo sulla strada provinciale al confine con la discarica; stamattina quarto incendio che sta impedendo agli autocompattatori di andare a conferire. Il presidente della Commissione regionale Antimafia, Claudio Fava, ha fatto sapere che ascoltera' il Comune e la Rap, l'azienda comunale di igiene ambientale. "Siamo da alcune ore in Sicilia in una condizione di emergenza incendi. A determinarla non è solo l'eccezionale ondata di caldo ma con molta probabilità anche una criminale attività dolosa che nulla avrebbe a che vedere con la nota logica dei pascoli. Almeno questo ci riferiscono i nostri operatori mobilitati sul fronte del fuoco". Lo dichiara in una nota il presidente della Sicilia Nello Musumeci, aggiungendo che "in atto sono ben ventidue gli incendi attivi sull'Isola, di cui due gravissimi, che impegnano tutti i mezzi regionali della Protezione civile e del Corpo Forestale quelli dei Vigili del fuoco e la metà dei Canadair in dotazione allo Stato. A tutti va il mio plauso per la dedizione che stanno dimostrando". "Sono in contatto con ministero dell'Interno e sottosegretario Candiani per le intese sul da farsi.Sullo sfondo di questa grave emergenza si evidenzia,lasciatemelo dire, la disarmante, carente attività preventiva di molti Comuni e privati nel predisporre per tempo come legge impone i viali tagliafuoco in aree agricole o incolte. L'amara verità è che serve una nuova coscienza civica capace di coinvolgere tutti e far sentire ognuno responsabile dell'ambiente" Fiamme anche nel Siracusano. Un incendio è divampato nel pomeriggio ad Augusta ai margini della carreggiata della Strada Statale 114. Il traffico in direzione Sud è stato deviato su strade secondarie allo svincolo di Melilli. A renderlo noto l'Anas, il cui personale è presente sul posto per gestire la viabilità. Un vasto incendio si è sviluppato anche nell’area delle Saline di Priolo, dove si sono recati i vigili del fuoco. Per motivi di sicurezza è stata evacuata la spiaggia di Marina di Priolo dove c'erano numerosi bagnanti. Si teme pure per la sorte dei fenicotteri rosa.

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