Dopo quasi 15 anni e numerosi ricorsi saranno assunte dalla Regione Siciliana Sara Geraci e Adriana Presti che nel 2005 avevano presentato l’iscrizione per gli elenchi speciali degli esperti catalogatori. Ma erano state escluse.
Così assistite dagli avvocati Alessandro Cucchiara e Michele D’Anca hanno iniziato una lunga battaglia legale che si è conclusa al Cga con l’obbligo nei confronti dell’assessorato regionale dei beni culturali di assumere le due catalogatrici.
"Nel corso del giudizio è emerso chiaramente che le due candidate - affermano i legali - avessero tutti i requisiti e tutte le certificazioni richieste dal bando regionale. La loro esclusione è stata illegittima". I giudici d’appello presieduti da Rosanna De Nictolis, (Nicola Gaviano consigliere, Luigi Massimiliano Tarantino, consigliere, Giuseppe Verde consigliere e Maria Immordino estensore) hanno stabilito la riassunzione senza un nuovo procedimento davanti al tribunale del lavoro e hanno imposto anche un risarcimento del danno per la mancata assunzione.
"Il risarcimento è dovuto dalla data di decorrenza giuridica dell’assunzione e sino alla data di effettiva assunzione - afferma Cucchiara - Va quantificato in base alla retribuzione spettante, al netto di oneri fiscali e previdenziali. L’amministrazione deve eseguire la sentenza entro sessanta giorni decorrenti dalla notifica. In caso contrario eseguita il Cga ha nominato commissario ad acta il prefetto di Palermo per dare corso al giudizio e assumere le due donne".
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