Mediterranea Saving Humans è di nuovo in mare con la nave «Alex», mentre «Mare Jonio» resta sequestrata «per avere salvato prima 50 e poi 30 vite da morte certa». «Torniamo nel Mediterraneo centrale per portare avanti la nostra missione», spiega la rete delle associazioni italiane, «monitorare e denunciare le violazioni dei diritti umani in un mare che i governi europei hanno trasformato in un cimitero e un deserto, e prestare il primo soccorso, se incontreremo qualcuno che ha bisogno di aiuto». E aggiunge: «Raggiungeremo la cosiddetta Sar libica dove la nostra presenza è l’unico vero deterrente alla loro azione. Non siamo soli, perchè Open Arms e Aylan Kurdi di Sea-Eye saranno insieme a noi, e perché con noi naviga quella parte d’Italia che non si arrende alla violenza e all’odio». (AGI)