Guardia di Finanza, in Sicilia stretta su corruzione e lavoratori fantasma: più di 3000 in nero
Oltre 901 evasori totali e 904 datori di lavoro che hanno utilizzato oltre tremila lavoratori in nero; 625 punti clandestini di scommesse sequestrati; oltre 95 milioni di euro sequestrati nei confronti di soggetti che hanno commesso reati tributari. Sono alcuni dei dati forniti stamattina dalla Guardia di finanza relativi alla attività svolta in Sicilia nel periodo gennaio 2018-maggio 2019. Alla caserma «Cangelosi» di Palermo, la cerimonia ufficiale di celebrazione del 245esimo anniversario della fondazione della Guardia di finanza. Presenti i vertici delle Fiamme gialle: il comandante interregionale dell’Italia sud occidentale, generale Carmine Lopez, il comandante della Regione Sicilia, generale Riccardo Rapanotti, e Fabio Contini, comandante della Regione Calabria. Nell’atrio della caserma Cangelosi presenti numerose autorità: dal prefetto Antonella De Miro, al sindaco Leoluca Orlando al vice presidente della Regione Gaetano Armao. Presenti alla cerimonia, tra gli altri, anche il procuratore della Repubblica, Francesco Lo Voi, il questore Renato Cortese, il procuratore di Messina Maurizio de Lucia e quello di Agrigento, Luigi Patronaggio, il presidente della Corte d’appello di Palermo Matteo Frasca e il procuratore generale, Roberto Scarpinato e quello di Reggio Calabria, Dino Petralia. Per quanto riguarda i reati contro la pubblica amministrazione sono stati effettuati 1016 interventi ispettivi e rilevate frodi per 159 milioni, responsabilità penali per 152 persone. Nell’ambito dell’attività a tutela della legalità nella pubblica amministrazione, accertati reati nei confronti di 803 persone, il peculato quantificato dalle fiamme gialle ammonta a 37 milioni mentre le condotte concussive-corruttive accertate ammontano a circa 7 milioni di euro. I sequestri penali in questo ambito hanno raggiunto la cifra di 160 milioni; 380 milioni il frutto dei «danni erariali» (253 casi attribuiti a 952 soggetti da parte della Corte dei conti). 611 milioni sono il frutto di sequestri e confische nell’ambito dell’attività di contrasto alla criminalità economico-finanziaria. Dopo l’alzabandiera e la lettura del messaggio augurale del presidente della Repubblica e un breve intervento del generale Lopez, consegnate le «ricompense morali» ai finanzieri siciliani e calabresi che si sono distinti in servizio. Sotto i portici della caserma è stata anche allestita una mostra di uniformi e cimeli d’epoca «a testimonianza dell’impegno delle Fiamme gialle siciliane».