L’Associazione Nazionale Magistrati esprime «vicinanza e solidarietà al collega Patronaggio vittima di un vile gesto di intimidazione a causa dell’attività del proprio ufficio».
Si tratta di un episodio che segue di pochi giorni le «minacce sui social anche ad altro giudice per provvedimenti non graditi in materia di immigrazione e testimonia una preoccupante escalation che non può non destare allarme. Siamo certi - prosegue la nota - che simili gesti ignobili non condizioneranno l’azione della magistratura e confidiamo che chiunque opera nello Stato abbia piena consapevolezza della pericolosissima deriva insita nella contrapposizione tra le Istituzioni e nella personalizzazione delle decisioni giudiziarie che, contribuendo ad alimentare il clima di delegittimazione della magistratura, nuoce al vivere civile ed, in passato, si è rivelato l’annuncio di tragiche vicende».
Sulla scrivania del procuratore capo è arrivata ieri una busta regolarmente affrancata, all'interno della quale vi era il proiettile. "Se continuerai a fare sbarcare gli immigrati passiamo ai fatti" si legge in un foglio contenuto nella busta assieme ad un proiettile. Il messaggio continuerebbe pure con delle minacce rivolte ai 3 figli del magistrato.
Non è la prima volta che il procuratore capo riceve lettere dal pesante contenuto. A settembre scorso, nel pieno della polemica legata alla nave Diciotti, aveva ricevuto una busta con una cartuccia. Su questa ennesinma intimidazione indagano i colleghi di Caltanissetta.
Persone:
Caricamento commenti
Commenta la notizia