
Non è più a carico di ignoti l'indagine della Procura di Messina sul depistaggio dell’inchiesta sulla Strage di via d’Amelio costata la vita al giudice Paolo Borsellino e degli agenti della scorta. I pm della città dello Stretto hanno iscritto nel registro degli indagati alcuni magistrati. La Procura ha notificato l’esecuzione di accertamenti tecnici irripetibili. Gli indagati sarebbero gli ex pm in servizio nel pool che indagò sulla strage di via D’Amelio, Carmelo Petralia ed Annamaria Palma.
I magistrati indagati rispondono di concorso in calunnia, aggravato dall’avere favorito cosa nostra. L’indagine, condotta dal procuratore Maurizio De Lucia, è a Messina perché l’ufficio inquirente della città dello Stretto è competente quando sono coinvolti nelle vicende giudiziarie magistrati in servizio a Catania.
Uno dei pm che, nel '92, indagò sulla strage di via d’Amelio, Carmelo Petralia, è attualmente in servizio nella Procura etnea. Gli accertamenti irripetibili di cui è stata data la notifica agli indagati e alle persone offese riguardano l’analisi di 19 cassette su cui vennero registrati una serie di interrogatori e che potrebbero essere danneggiate dall’ascolto. Da qui l'esigenza che all’esame partecipino i legali delle persone coinvolte con l’ausilio di consulenti.
Gli accertamenti tecnici irripetibili disposti dalla Procura di Messina che indaga sul depistaggio dell’indagine sulla strage di via D’Amelio e che ha iscritto nel registro degli indagati gli ex pm Anna Maria Palma e Carmelo Petralia, riguardano le cassette con le
intercettazioni delle conversazioni del falso pentito Vincenzo Scarantino registrate durante il periodo in cui questi era sottoposto al programma di protezione.
Periodo in cui, secondo una ipotesi accusatoria, Scarantino sarebbe stato indotto, anche con la violenza, dal pool di poliziotti che indagava sull'attentato a mentire sulla fase esecutiva della strage incolpando persone innocenti. Le cassette, molto risalenti nel tempo, potrebbero deteriorarsi, da qui la necessità di far partecipare agli accertamenti i consulenti degli indagati e delle persone offese.
Del pool di investigatori che indagò sulla strage, guidati dall’ex capo della Mobile di Palermo Arnaldo La Barbera, poi deceduto, facevano parte i poliziotti Bo, Ribaudo e Mattei, ora sotto processo a Caltanissetta per calunnia aggravata, lo stesso reato contestato ai due pm dalla Procura di Messina, competente a indagare in quanto Petralia è in servizio a Catania. Per legge i pm della città dello Stretto sono competenti infatti sui casi in cui i colleghi catanesi sono indagati o persone offese. (ANSA)
(ANSA).
Persone:
5 Commenti
rosalia
11/06/2019 21:28
Ma dove viviamo, bella Magistratura! Bella fiducia deve avere il cittadino sui giudici, una volta che ci si capita. Ma era evidente che la vicenda Scarantino doveva avere dei responsabili.
Nicolò Dal Castello
12/06/2019 07:20
Ma dove vivi tu, i magistrati sono uomini, al pari degli altri.
michele
12/06/2019 13:34
mi sa che, dato il ruolo super partes, per ufficio dovrebbero dimostratamente attuare la stessa condotta sopratutto nella vita lavorativa reale. chi giudica deve fornire esempio di condotta e giustizia tangibile. deve altresì dimostrare responsabilità nelle proprie azioni, se tutto questo appare difficile per i piu', costoro dovrebbero occuparsi di altro non di giustizia
Verità nascoste
12/06/2019 15:34
In questo caso diversi magistrati sono stati fregati dal gruppo di La Barbera che ha effettuato il depistaggio. La grande incognita è: PERCHE' LA BARBERA E CO HANNO DEPISTATO LE INDAGINI??!!
Rosanna De Angelis
11/06/2019 22:33
Aberrante quello che ho letto. Ma che persone sono, questi due magistrati? Come hanno potuto calpestare la memoria dei morti di Via d'Amelio!? :-(
michele
12/06/2019 13:35
come hanno fatto mentre e dopo è avvenuta la strage. proprio come faranno anche in seguito. con belle chiacchiere non seguite da altrettanti fatti ......................... "le loro idee cammineranno sulle nostre gambe?" : mizzicataaa
Rosario Giuliano
11/06/2019 23:00
Finalmente arriva la verità in carta da bollo, praticamente all'antica il pezzo di gelato..
Pietro
11/06/2019 23:07
Chi dici???
Vittorio
12/06/2019 13:36
Pul non proprio esemplari