
Un nuovo 'mea culpa' del Papa a nome della Chiesa. Questa volta la richiesta di perdono è rivolta ai Rom per le «discriminazioni», le «segregazioni» e i «maltrattamenti» subiti. Un gesto senza precedenti per la Chiesa.
Francesco, incontrando la comunità Rom di Blaj, in Romania, ha confessato di portare «un peso nel cuore». «La storia ci dice che anche i cristiani, anche i cattolici non sono estranei a tanto male. Vorrei chiedere perdono per questo. Chiedo perdono - ha detto -, in nome della Chiesa al Signore e a voi, per quando, nel corso della storia, vi abbiamo discriminato, maltrattato o guardato in maniera sbagliata, con lo sguardo di Caino invece che con quello di Abele».
Il pontefice chiude con questo gesto la visita di tre giorni in Romania. In mattinata aveva beatificato, sempre a Blaj, chiamata 'piccola Roma' per la sua alta percentuale di cattolici soprattutto di rito orientale, sette vescovi morti in carcere durante il regime comunista. Francesco condanna le dittature e i regimi che definisce «atei» ma non cita mai la parola 'comunismo'.
Non è la prima volta che il Papa incontra i nomadi e per loro ha sempre avuto parole di accoglienza e condivisione. Aveva invocato per loro il rispetto delle società ma aveva anche chiesto loro di condividere i doveri per una convivenza pacifica. Oggi invece ha fatto un passo in avanti chiedendo scusa per tutte le volte in cui «non siamo stati capaci di riconoscervi, apprezzarvi e difendervi nella vostra peculiarità. A Caino non importa il fratello. È nell’indifferenza che si alimentano pregiudizi e si fomentano rancori. Quante volte giudichiamo in modo avventato, con parole che feriscono, con atteggiamenti che seminano odio e creano distanze! Quando qualcuno viene lasciato indietro - ha detto ancora Papa Francesco -, la famiglia umana non cammina».
Ha detto senza mezzi termini che «non siamo fino in fondo cristiani, e nemmeno umani, se non sappiamo vedere la persona prima delle sue azioni, prima dei nostri giudizi e pregiudizi». E ancora ha chiesto ai Rom di condividere con gli altri i loro valori, quelli della vita, della protezione dei più deboli, della famiglia. E fa un cenno anche sulla necessità di lasciare «cadere le barriere che ci separano dagli altri alimentando la fiducia reciproca nella paziente e mai vana ricerca di fraternità».
«Impegnarsi per camminare insieme, con la dignità: la dignità della famiglia, la dignità di guadagnarsi il pane di ogni giorno - è questo che ti fa andare avanti - e la dignità della preghiera. Sempre guardando avanti», ha concluso il pontefice. In mattinata, sempre a Blaj, Francesco aveva presieduto la Divina Liturgia, una celebrazione di rito greco-cattolico, per la beatificazione di sette vescovi martiri. Tra i vescovi c'è anche mons. Iuliu Hossu, cardinale in pectore, ovvero nominato nel segreto da Paolo VI. Ha ricordato come alcuni regimi del passato hanno compresso fino ad annullare ogni libertà, ma ha messo in guardia anche rispetto alle «nuove ideologie», le «colonizzazioni ideologiche» che in maniera più sottile vogliono sopprimere alcuni valori come quello della vita e della famiglia.
(ANSA)
Persone:
8 Commenti
Fiero di essere cattolico
02/06/2019 19:36
I soggetti portatori di differenze linguistiche, etniche, religiose, vanno protetti e ad essi vanno concessi gli stessi diritti della maggioranza dei cittadini. La seria ricerca di una società più equa e giusta, oggi più che mai, deve tornare a essere un ideale umano e un valore morale condivisi per una causa culturale, politica e sociale a sostegno di una autentica parità tra tutti i cittadini del mondo. Qualsiasi essere umano dovrebbe avere pari dignità sociale ed essere uguale davanti alla legge, senza distinzioni di razze, sesso, di religione, di lingua, di opinioni politiche, di condizioni personale e sociali. Insomma, tutti gli uomini e le donne nascono uguali. Sono uguali, siamo tutti uguali!
Qubit
02/06/2019 21:47
Eppure... vi sono quelli più uguali.
giovi
02/06/2019 19:46
Purtroppo tante volte siamo portati ad avere assurdi pregiudizi verso alcune minoranze etniche, siamo portati in modo sbagliato a giudicare, ad avere un opinione diversa di loro. Dobbiamo imparare a guardare gli altri con bontà, coltivando un cuore dolce, soave, senza asprezze. Impariamo ad amare il prossimo con umiltà e mitezza per creare una società migliore, dove il nostro cuore sia purificato da ogni egoismo, di maldicenza, da ogni forma di odio e rancore!
Renato
02/06/2019 21:32
Invece di tanti rom che rubano, delinquono ecc. meglio non parlarne.
giovi
02/06/2019 22:27
Renato, il pregiudizio etnico consiste in un atteggiamento di rifiuto o di ostilità verso un particolare gruppo etnico presente nella società. Le persone tendono sempre a giudicare gli altri avendo come modello i propri limiti e l'opinione della comunità è piena di preconcetti e timori. I pregiudizi, è ben noto, sono difficili da sradicare dal cuore il cui terreno non è fertilizzato dall'amore verso Dio e verso il prossimo!
Pamela
02/06/2019 22:32
Renato, chiunque distrugge un pregiudizio, un solo pregiudizio, è un benefattore dell'umanità! I pregiudizi sono le catene forgiate dall'ignoranza per tenere separati gli uomini!
GIOVANNI
02/06/2019 22:42
Renato, nel mondo le persone possono apparire diverse o avere una religione, un'istruzione o una posizione diverse, ma tutte sono uguali. Se giudichi le persone, non avrai tempo per amarle! Le nostre anime devono essere come un cristallo trasparente attraverso il quale si può scorgere Dio!
salvo
02/06/2019 21:35
Il regime del comunismo come tutti i regimi annullano la libertà e sradicano le tradizioni dei popoli!
Daniela
02/06/2019 21:43
Il comunismo non nasce da una nobile lotta contro l'ingiustizia, ma da un vizio morale e ideologico.Il comunismo è stato ed è per sua natura un sistema anti-religioso! Ma la speranza cristiana è più forte della "vergogna del nostro tempo"!
Andrea
02/06/2019 22:00
Si certo come no. Proviamo ad andarlo a dire alle vittime di scippi, rapine e furti in casa. Oppure a quelli che non arrivano a fine mese, mentre questi scansafatiche te li trovi a mendicare mentre sono possessori di auto di grossa cilindrata, Vediamo chi è veramente minoranza Il presidente dello Stato del Vaticano sta condannando la Chiesa a scomparire
Giorgio
03/06/2019 11:48
Siamo nel 2019 e ancora esistono persone che hanno forti pregiudizi verso un'etnia di persone....che tristezza
Pino
03/06/2019 00:11
Che tesoro...
Frannky
03/06/2019 07:38
Il Papa predica bene ma la realtà è un'altra, i Rom non si vogliono integrare, la loro mentalità è quella di non lavorare, chiedere elemosina e fare furti e chiedere assistenza senza pagare nulla, solo perché loro sono furbi e tutti gli altri fessi. È solo per questo sono discriminati come ogni altro soggetto che si comportasse così, anche italiano.
daniele
03/06/2019 11:54
Frannky, il Papa indica a tutti noi la strada per creare una società migliore, più sana ed equilibrata. Se vogliamo contribuire nel nostro piccolo a rendere migliore l'odierna società, non possiamo fare altro che recepire i saggi consigli del Papa!
Vittorio
03/06/2019 08:18
Chissa' perche'....