«Solo slogan di propaganda» ed un «elenco di bugie» dalla nuova direttiva anti-sbarchi firmata dal ministro dell’Interno Matteo Salvini. Lo sostiene Mediterranea saving humans, che con la sua nave Mare Jonio è l’unica ong
operativa nel Canale di Sicilia.
«La direttiva - rileva Mediterranea - appare scritta come se il Governo vivesse in un mondo parallelo. Nessun accenno alla guerra che infiamma la Libia e ai corrispettivi obblighi internazionali né alle migliaia di persone torturate negli ultimi anni in quel Paese né a quelle annegate nel Mediterraneo centrale (in proporzione in numero sempre crescente, 2.100 nel solo 2018)».
«Il documento - prosegue -, dice che la nostra presenza in mare sarebbe un incentivo per chi lascia la Libia: bisognerebbe appunto ricordare al Viminale che in Libia c'è una guerra. Dice anche che rischiamo di favorire l’ingresso di pericolosi terroristi. Auspichiamo che, una volta sbarcate nel porto più sicuro le persone eventualmente soccorse, questo governo sia in grado di effettuare tutte le indagini necessarie a garantire la sicurezza pubblica, ricordando però che i terroristi solitamente non viaggiano su barche che in un caso su tre affondano, ma che hanno ben altri mezzi per spostarsi».
Nella nuova missione, rileva ancora la ong, «ci atterremo, esattamente come chiede la direttiva, alle vigenti norme
nazionali e internazionali, cosa che implica l’impossibilità di fare alcun riferimento alla Libia, certi che anche
l'illegittimità della sua zona Sar sarà presto definitivamente riconosciuta. Diffidiamo altresì chiunque, e nella fattispecie il ministro dell’Interno italiano, dal mettere in atto comportamenti che violino le leggi nazionali ed internazionali in materia di rispetto dei diritti umani e di obbligo di salvataggio in mare».
Persone:
Caricamento commenti
Commenta la notizia