«Abbiamo appena depositato un esposto alla procura di Agrigento, redatto col supporto del team di Mediterranea, contro il governo italiano» per verificare le gravissime violazioni di leggi nazionali e convenzioni internazionali nel caso del blocco navale operato contro la Alan Kurdi al largo di Lampedusa, «perché quelli erano ordini illegali». Lo riferisce Alessandra Sciurba, assistente legale della ong Mediterranea. L’esposto è firmato, tra gli altri, da Filippo Miraglia, Cecilia Strada, Francesca Chiavacci e Sandro Mezzadra.
«La prossima settimana ripartiamo verso le coste libiche, abbiamo messo assieme equipaggi di terra e di mare. Ora c'è ancora maggiore necessità di andare in Libia. La direttiva Viminale, secondo cui la Libia sarebbe un porto sicuro, è carta straccia perché viola i codici marittimi e la convenzione Amburgo. E se recupereremo naufraghi vireremo poi sempre verso il porto sicuro più vicino».
«Anche in queste ore una nave ong che stava arrivando in Italia ha cambiato indirizzo e sta andando da un’altra parte. Vuol dire che l’Italia difende i suoi confini. Mi piacerebbe che tutti i ministri avessero la stessa concretezza sbloccando cantieri, facendo ripartire opere pubbliche. Se invece di polemizzare si lavorasse di più, si sbloccassero i cantieri fermi, l’Italia sarebbe un paese migliore». Lo ha detto Matteo Salvini a Genova.
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