Giovedì 19 Dicembre 2024

Sea Eye, donne e bambini non sbarcano. Salvini: buon viaggio. L'ong: non dividiamo famiglie

Nessuno sbarco dalla Alan Kurdi. "Donne e bambini si rifiutano di scendere dalla nave. Non ci resta che augurare buon viaggio verso Berlino". Lo dice il ministro dell'Interno Matteo Salvini. Il Viminale aveva dato via libera allo sbarco di due bambini di 1 e 6 anni, delle rispettive madri e di una donna incinta. «L'Italia ha offerto di evacuare 2 bambini e le loro madri. L’accordo con il governo tedesco era  tuttavia che le famiglie sarebbero state evacuate. Non faremo alcuna separazione familiare attiva!». Così Sea Eye su twitter spiegando la decisione di non sbarcare dalla Alan Kurdi da parte di donne e bimbi. «Questa - aggiunge la ong tedesca - è una tortura emotiva e mette in pericolo il benessere del bambino». La Alan Kurdi - intanto - continua la sua navigazione a zig zag, avanti e indietro, ai confini delle acque territoriali italiane ad una decina di di miglia a sud-est di Lampedusa. Il comandante dell'imbarcazione della ong tedesca Sea Eye - a bordo 64 migranti soccorsi e 17 uomini di equipaggio - non ha ancora ottenuto dal Centro di coordinamento marittimo della Guardia costiera di Roma l'autorizzazione ad entrare nelle acque territoriali. E' infatti in vigore il divieto messo nero su bianco ieri con una circolare del Viminale che definisce "non inoffensivo" il transito della Alan Kurdi in acque italiane. E l'imbarcazione tedesca si tiene così al limite delle 12 miglia dall'isola, in acque internazionali, in attesa di uno sblocco della situazione dopo la disponibilità comunicata dalla Germania a farsi carico di una parte dei migranti a bordo. A Lampedusa motovedette di Guardia costiera e Guardia della finanza monitorano la situazione. "Come fatto in passato, la Germania è disposta a dare il suo contributo nell'accoglienza, anche nel caso delle 64 persone della nave Alan Kurdi", ha detto il portavoce del ministero dell'Interno tedesco rispondendo a domande in conferenza stampa sulla vicenda della nave della ong tedesca Sea Eye, e allo specifico richiamo italiano alla sicurezza nel Mediterraneo. Il portavoce ha tuttavia ribadito l'appello ad un impegno in questo senso anche dagli altri partner europei e alla necessità di attivare un meccanismo ad hoc.

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