Imputata a Caltanissetta per rivelazione di segreto d'ufficio, Maria Teresa Principato, ex procuratore aggiunto di Palermo e ora alla Direzione nazionale antimafia, è stata condannata a 40 giorni, pena sospesa. Prosciolto, invece, l’ex procuratore di Trapani, ora procuratore generale a Firenze, Marcello Viola. E' questo il giudizio nei confronti dei due magistrati che hanno dato la caccia al latitante Matteo Messina Denaro. In entrambi i processi era imputato anche un appuntato della Guardia di Finanza, Calogero Pulici (ex assistente della Principato), che è stato prosciolto in un procedimento e assolto nell’altro. Principato avrebbe "indebitamente - secondo l’accusa - rivelato al finanziere indagato notizie coperte dal segreto, segnatamente l’oggetto del procedimento penale e che lo stesso era relativo al rinvenimento nei dispositivi informatici dell’indagato di 'dati sensibili concernenti l’attività lavorativa e la sfera privata della stessa". Viola era accusato di aver ricevuto una pen drive contenente materiale coperto da segreto investigativo (verbali di interrogatorio del collaboratore di giustizia Giuseppe Tuzzolino) da Calogero Pulici.