Domenica 22 Dicembre 2024

Insultata sul web dopo critiche a intervento Salvini

Una sua critica su Facebook a Matteo Salvini, dopo un intervento in tv in cui il vicepremier segretario della Lega spiegava la sua idea di integrazione, le ha scatenato contro una serie di offese via web.  Insulti, anche a sfondo sessuale, che non hanno riguardato solo il suo commento su Salvini, ma anche lo stesso profilo Facebook di Martina Mondini, 25 anni, educatrice al centro di accoglienza di Stradella (Pavia), dove la ragazza appare in foto con il suo fidanzato Slim Joe, un nigeriano di 32 anni. Il giovane nigeriano, arrivato nel 2015 in Italia su un barcone da richiedente asilo, è laureato in Statistica: nel 2017 è stato assunto da una azienda della zona con un contratto a tempo indeterminato. Slim Joe ha conosciuto Martina proprio al centro di accoglienza di Stradella. «Non capisco il perché di tanto odio - ha commentato Martina in relazione agli insulti ricevuti via web -. Chi mi ha insultata dovrebbe conoscere il mio ragazzo, si renderebbe conto dell’assurdità del proprio pensiero». «Non mi sento una vittima - ha aggiunto Martina -. Ma ho deciso di rendere pubblico quanto mi è accaduto perché voglio che si sappia che il razzismo esiste, anche se molte delle persone che mi hanno attaccato hanno detto di non essere razziste. Tra chi mi dato addosso ci sono anche tante donne, compresa una in divisa. Mi ha colpito leggere tutti i commenti a sfondo sessuale e i riferimenti alla candeggina e all’acido: se fossero stati rivolti a una ragazza più fragile di me avrebbero prodotto, probabilmente, più danno». Quanto al commento postato sulle dichiarazioni di Salvini, la giovane ha precisato: «Ero arrabbiata, ho scritto che Salvini prima di parlare di integrazione 'dovrebbe sciacquarsi la boccà. Non ho insultato nessuno, ho solo manifestato legittimamente il mio dissenso». «Queste persone non conoscono Martina; non conoscono la sua vita, il suo trascorso, la sua preparazione accademica o professionale e non conoscono il suo impegno sociale - scrive sua cugina Cristina sui social -. Si sono semplicemente imbattute in una foto di profilo in cui appare a fianco del suo compagno, un ragazzo nigeriano, e lì si sono fermate. Le hanno vomitato addosso tutta la loro rabbia e l’insoddisfazione. Senza contare la gravità delle allusioni all’acido o alla candeggina in un’epoca in cui il vitriolage sta contando sempre più vittime. Fatti e parole a mio avviso gravissime che non dovremmo lasciar passare inosservate. E intanto, invece, è stato impedito a lei di lasciare ulteriori commenti ai post della pagina...»

leggi l'articolo completo