Sea Watch, Salvini pronto a denunciare equipaggio: "Messo a rischio le vite dei migranti, abbiamo prove"
«Abbiamo elementi concreti per affermare che, mettendo a rischio la vita delle persone a bordo, il comandante e l’equipaggio della ong Sea Watch 3 abbiano disubbidito a precise indicazioni che giorni fa li invitavano a sbarcare nel porto più vicino (non in Italia!), prove che verranno messe a disposizione dell’autorità giudiziaria. Se così fosse, saremmo di fronte ad un crimine e ad una precisa volontà di usare questi immigrati per una battaglia politica, un fatto gravissimo». Lo dice il ministro dell’Interno Matteo Salvini. «Ribadisco - ha aggiunto il ministro - il mio impegno a difendere i confini, la salute e la sicurezza del popolo italiano: non sarò mai complice degli scafisti e di chi li aiuta». Da ieri il ministro dell'Interno aveva paventato una possibile denuncia contro l'equipaggio della nave , annunciando di fare salire la polizia a bordo. «Parlamentari italiani (fra cui uno di Forza Italia) non rispettano le leggi italiane e favoriscono l'immigrazione clandestina? Mi spiace per loro, buon viaggio!», dice Salvini, a proposito dei politici che questa mattina sono saliti a bordo della Sea Watch «nonostante i divieti». Dall'altro lato, il capo della Procura dei minori presso il tribunale di Catania, Caterina Ajello ribadisce di fare sbarcare i minori: «Ho scritto a Matteo Salvini e a Danilo Toninelli per ricordare al ministro dell’Interno e al ministro competente sui porti un dato elementare e cioè che, nel rispetto del diritto italiano e delle norme internazionali, i minori lasciati sull'imbarcazione alla fonda, se ci sono, non possono essere né respinti né espulsi - dice il pm in un’intervista al Corriere della Sera. - Sulla presenza di minorenni «le forze di polizia e le autorità marittime non hanno eseguito controlli, come mi è stato riferito al momento in cui ho inviato le missive. Spero lo facciano per avere dati certi e obiettivi. Ma pur in assenza di notizie ufficiali - spiega Ajello - ho sentito il bisogno di intervenire, avendo ricevuto una allarmata richiesta da parte del garante dei minori di Siracusa sulla presenza di 13 bambini o ragazzi, fra i quali 8 non accompagnati, a bordo di questo natante che vediamo galleggiare a due passi dalla città». Ai due ministri «ho ricordato quanto prevede la normativa, come avevo dovuto fare nell’agosto 2018, quando si negava l'attracco alla nave Diciotti e poi si lasciavano altri minori a bordo, vietando così lo sbarco a chi ha diritto al permesso di soggiorno», prosegue Ajello. «Allora i diritti furono elusi, trattandosi peraltro di soggetti eritrei che potevano essere ricollocati in altri Paesi membri dell’Unione europea. Se adesso, come sostengono il garante e altre fonti, si trattasse di minori in condizioni analoghe, lasciandoli in mare si violerebbero delle norme chiare».